Russia: paura a Mosca, esplosione in un negozio per bimbi

Attimi di paura a Mosca quando un'esplosione ha devastato i locali di uno storico negozio di giocattoli in piazza Lubyanka, nel cuore della capitale, a due passi da quella che fu la sede del KGB e che oggi ospita gli 007 dell'FSB, i servizi di sicurezza interni russi.
(Keystone-ATS) Solo dopo i primi accertamenti si è capito che lo scoppio, che ha provocato una vittima e tre feriti, era stato causato da una bombola di quelle utilizzate per gonfiare i palloncini. Dunque, niente terrorismo e niente atto di sabotaggio, come si era temuto nei primi istanti.
Il Central Children’s Store di Lubyanka – conosciuto come Detsky Mirm, inaugurato nel 1957 e per decenni il più grande negozio per bambini in Unione Sovietica – era affollato come sempre di domenica mattina, quando all’improvviso un boato ha fatto tremare l’edificio e quelli accanto nella centralissima piazza, scatenando il panico degli avventori e dei passanti.
Momenti concitati in cui le agenzie di stampa russe, rilanciate dai media internazionali, diffondevano la notizia di una forte esplosione che aveva provocato diverse vittime. Poi è stato il sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin, a tranquillizzare la popolazione: “lo scoppio è stato un incidente provocato dal malfunzionamento tecnico di un’attrezzatura”.
Dunque nessun attentato nella capitale russa, dove negli ultimi anni non sono mancati attacchi terroristici di diverse matrici che hanno provocato morti e feriti.
Tra i più efferati, quello al Crocus City Hall dello scorso anno, quando durante l’esibizione del gruppo musicale Piknik quattro uomini armati hanno prima aperto il fuoco sulla folla e successivamente hanno dato fuoco alla struttura, uccidendo 149 persone e ferendone circa 600. L’attacco fu rivendicato da Khorasan Vilayat, branca centroasiatica dell’ISIS, ma le autorità russe accusano la leadership ucraina di essere stata l’ispiratrice della strage.