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Russia: Cremlino, negoziatori russi e ucraini rimangono in contatto

Keystone-SDA

Capi negoziatori russi e ucraini restano "in contatto", ma "al momento non possiamo indicare date precise per un incontro", ha riferito oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia di stampa non governativa russa Interfax.

(Keystone-ATS) Negli ultimi mesi ci sono state tre tornate di negoziati russo-ucraini a Istanbul (Turchia).

Il Cremlino ha inoltre ribadito l’opposizione allo schieramento di truppe europee in Ucraina nell’ambito delle garanzie di sicurezza. “Siamo contrari”, ha detto Peskov.

“Non esistono militari europei in generale, ma militari di specifici paesi, e la maggior parte di questi paesi sono membri della Nato”, ha aggiunto il portavoce, sottolineando che per Mosca proprio il dispiegamento di infrastrutture militari della Nato in Ucraina è stata una delle cause principali del conflitto.

Sforzi di pace Trump importanti

Il Cremlino auspica che “gli sforzi di pace” del presidente statunitense Donald Trump continuino, perché sono “molto importanti”. “Apprezziamo molto e speriamo anche che gli sforzi di pace, gli sforzi di mediazione da parte del presidente degli Stati Uniti, continueranno”, ha aggiunto Peskov. “Riteniamo che questi sforzi siano molto importanti e possano davvero aiutare a risolvere questo conflitto complesso, di lunga data e non provocato da noi”.

Rispondendo a una domanda su quali garanzie di sicurezza nei confronti dell’Ucraina potrebbero essere accettate da Mosca, il portavoce ha affermato che “non vorremmo discutere di questo argomento in pubblico ora. Riteniamo che ciò non sia vantaggioso per l’efficacia complessiva”.

Peskov ha dichiarato che le garanzie di sicurezza per l’Ucraina sono “uno degli argomenti più importanti nel contesto degli sforzi per trovare un accordo” e che “naturalmente, in un modo o nell’altro, questo argomento compare sempre all’ordine del giorno dei contatti in corso”.

Anche commentando le parole del vice presidente degli USA James David Vance (conosciuto come J.D. Vance), che in un’intervista all’azienda radiotelevisiva statunitense National Broadcasting Company (Nbc) ha dichiarato che la Russia avrebbe fatto “importanti concessioni” sull’Ucraina, il portavoce del Cremlino ha dichiarato che “parlare di alcuni dettagli fuori contesto e in pubblico sarebbe difficilmente utile per l’esito complessivo del caso” e che “il lavoro dovrebbe continuare a essere svolto in un formato non pubblico: questo è l’unico modo per ottenere risultati”.

Zelensky: aumentare la pressione su Russia

In precedenza, dopo una telefonata col presidente finlandese Alexander Stubb, il capo dello stato ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato sulla rete sociale X che “i russi continuano la guerra e ignorano gli appelli del mondo a fermare uccisioni e distruzioni. Sono necessari nuovi passi per aumentare la pressione sulla Russia affinché fermi gli attacchi e per garantire reali garanzie di sicurezza. Stiamo lavorando con i nostri partner per esercitare tale pressione”, sottolinea il capo dello stato ucraino dopo una telefonata col presidente finlandese Alexander Stubb.

Questi scrive a sua volta, sempre su X, che “lo stretto contatto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky continua (…). Il piano per un solido sostegno alla sicurezza dell’Ucraina è sulla buona strada”. Stubb sottolinea poi che “l’Ucraina è pronta per la pace, la Russia sta solo prendendo tempo. Dobbiamo fare pressione sulla Russia affinché si sieda al tavolo dei negoziati. Insieme ai nostri partner, continueremo a lavorare per una pace giusta e duratura”.

Oltre 100’000 famiglie sono rimaste senza elettricità nel nordest dell’Ucraina a seguito di attacchi russi notturni alle infrastrutture energetiche del paese.

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