Russia: 14 anni in contumacia allo scrittore Boris Akunin

Una Corte militare in Russia ha condannato a 14 anni di reclusione in contumacia lo scrittore Boris Akunin (vero nome Grigory Chkhartishvili), riconoscendolo colpevole di pubblica giustificazione del terrorismo e facilitazione di attività terroristiche.
(Keystone-ATS) Lo riferisce un giornalista della Tass presente in aula alla lettura della sentenza, verso la quale l’imputato può presentare appello. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 18 anni di reclusione, la difesa la piena assoluzione.
Akunin vive all’estero dal 2014 ed è su posizioni aspramente critiche contro il presidente Vladimir Putin. Tra gli episodi che gli sono stati contestati, oltre a una serie di post sul suo canale Telegram, anche le affermazioni da lui fatte in una conversazione telefonica con gli attori Vovan e Lexus, famosi per i loro scherzi in cui si fingono personaggi famosi e leader di diversi Paesi per fare cadere in trappola gli interlocutori.
In quella occasione i due si erano presentati come il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo ministro della Cultura. Secondo l’accusa, lo scrittore, riconoscendo che Kiev non sarebbe stata in grado di ottenere una vittoria militare sul campo, avrebbe cercato di giustificare gli attacchi ucraini con i droni sulle città russe.