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Russia: nuovi pacchetti di sanzioni da UE e Regno Unito

Keystone-SDA

"L'UE ha approvato il suo 17° pacchetto di sanzioni contro la Russia, che prende di mira quasi 200 navi della flotta ombra. Le nuove misure riguardano anche le minacce ibride e i diritti umani." Lo annuncia l'Alto rappresentante per la politica estera Kaja Kallas.

(Keystone-ATS) “Sono in preparazione ulteriori sanzioni contro la Russia. Più a lungo la Russia continuerà la guerra, più dura sarà la nostra risposta”, ha avvertito Kallas.

Anche il governo britannico di Keir Starmer ha annunciato un ennesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia in risposta agli ultimi raid di droni di Mosca sull’Ucraina, rende noto il Foreign Office. L’iniziativa è in coordinamento con le parallele sanzioni degli alleati dell’UE.

Le misure riguardano oltre un centinaio di altre entità e individui e mirano a colpire i settori dell’industria militare, dell’energia e della finanza, nonché “la guerra dell’informazione contro l’Ucraina” attribuita al Cremlino, si legge nel comunicato diffuso oggi dal ministero degli esteri britannico. Si tratta in particolare di una riposta ai “273 droni lanciati contro città ucraine” dalle forze di Mosca da sabato scorso e all’attacco contro un minibus che ha “ucciso 9 civili a Sumy”.

Nel comunicato si afferma anche che il presidente Vladimir Putin “non ha finora aderito al cessate il fuoco pieno e incondizionato chiesto dal presidente Donald Trump” e già “accettato due mesi fa dal presidente Volodymyr Zelensky”.

Le nuove sanzioni di Londra, “coordinate con il 17esimo pacchetto” approvato oggi dall’UE, puntano a indebolire fra l’altro “la catena di rifornimenti” per la produzione di armi russe tra cui “i missili Iskander” e stanno avendo un impatto pesante “sull’economia” di Mosca e sul suo PIL, sostiene il governo Starmer.

Esse prendono poi di mira i 14 membri della Social Design Agency (SDA), additati come propagatori di “disinformazione” russa volta a “minare la democrazia in Ucraina e in altri paesi nel mondo”. Nonché 46 soggetti finanziari che avrebbero “aiutato” la Russia nei “tentativi di aggirare” precedenti sanzioni contro la borsa di San Pietroburgo e altre istituzioni finanziarie russe.

Colpito inoltre John Michael Ormerod, un businessman con passaporto britannico accusato d’aver reperito per conto di Mosca alcune navi della cosiddetta “flotta fantasma” di petroliere e cargo per sfuggire alle sanzioni occidentali.

Londra s’impegna infine a lavorare con gli alleati per cercare di far abbassare ulteriormente il tetto del prezzo internazionale del petrolio, sotto i 60 dollari, in modo da danneggiare l’economia russa.

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