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Russia: Lavrov, “la Führer Ursula vuole rimitalizzare l’Europa”

Keystone-SDA

La "Führer Ursula sta mobilitando tutti per rimilitarizzare l'Europa". Lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov in un'intervista in merito al programma per il riarmo presentato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

(Keystone-ATS) Nell’intervista con i blogger americani Mario Naufal, Larry Johnson e Andrew Napolitano, ripresa dalle agenzia russe, Lavrov ha detto che il piano per il riarmo prevede “somme di denaro inimmaginabili”. “Molti pensano – ha aggiunto il ministro – che questo sia un trucco per distrarre l’attenzione della popolazione dalle decine e centinaia di miliardi di euro che sono stati spesi ai tempi del Covid e nell’assistenza all’Ucraina senza controlli appropriati. È una discussione che è stata sollevata”.

Secondo Lavrov le dichiarazioni sulla possibilità di creare un’alleanza militare nel quadro dell’UE mirano a testare il terreno per vedere la reazione di Washington.

Mosca e Washington condividono la logica dell’inammissibilità dello scontro, anche militare, ha spiegato il ministro degli esteri russo, sottolineando che, durante i colloqui tra Russia e Stati Uniti a Riad, le parti hanno affermato che “quando gli interessi non coincidono e si contraddicono, allora i paesi responsabili devono fare di tutto per non consentire che questa contraddizione degeneri in uno scontro. Soprattutto uno scontro militare, che sarebbe disastroso per molti altri paesi. Abbiamo detto loro che condividiamo pienamente questa logica”.

Nell’intervista Lavrov ha anche affermato che “alcuni sostengono che la Russia sta cambiando e si sta allontanando dall’Oriente, dalla Cina, dall’India, dall’Africa. È un’illusione”. “L’euforia non dovrebbe guidarci nella politica estera”, ha poi ammonito il ministro degli esteri, citando quindi la “formula” di interazione che Pechino applica con Washington come esempio delle relazioni tra i due Stati.

“Dicevano, giù le mani da Taiwan, giù le mani dal Mar Cinese Meridionale. Ma incontriamoci e parliamo”, ha spiegato Lavrov, secondo cui questo è “lo stesso approccio, la stessa logica” che l’amministrazione americana di Donald Trump applica nei suoi rapporti con Mosca e “penso sia giusto”.

A suo dire gli Stati Uniti sanno che la Russia non violerà mai i suoi impegni legali e politici nei confronti della Cina, ha detto Lavrov ricordando quando, nel 1972, il presidente statunitense Richard Nixon “voleva che le relazioni in questo triangolo fossero così. Le relazioni tra Stati Uniti e Cina e tra Stati Uniti e Russia devono essere migliori delle relazioni tra Mosca e Cina”.

“La situazione attuale è radicalmente diversa – ha aggiunto Lavrov – Non abbiamo mai avuto relazioni con la Cina così buone, così riservate, così durature e che avrebbero goduto del sostegno dei popoli di entrambi i paesi. Gli americani sanno che non tradiremmo i nostri impegni legali, ma anche, sapete, gli impegni politici che sviluppiamo con i cinesi”.

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