Russia, 5 anni al capo dell’ong che monitora le elezioni

Un tribunale di Mosca ha condannato a cinque anni di reclusione Grigory Melkonyants, condirettore dell'associazione per il monitoraggio indipendente delle elezioni "Golos": lo riportano diversi media russi, tra cui l'agenzia di stampa Interfax.
(Keystone-ATS) “Golos” monitora le elezioni e in questi anni ha denunciato diversi possibili brogli elettorali o irregolarità. La condanna inflitta a Melkonyants è dunque considerata di ovvia matrice politica da molti osservatori e arriva in un momento storico in cui il Cremlino sta inasprendo al massimo la repressione nei confronti di oppositori e dissidenti.
Il procedimento penale – spiega la testata online Meduza – riguarda l’attività della Rete europea delle organizzazioni di monitoraggio elettorale (Enemo), co-fondata da Golos. Nel settembre 2021, Enemo è stata infatti dichiarata un’organizzazione “indesiderata” in Russia. Secondo Interfax, Melkonyants ha replicato alle accuse dicendo che Golos ha interrotto la collaborazione con Enemo dopo che questa è stata dichiarata “indesiderata” e la sua attività è stata dunque di fatto vietata in Russia.
“Non mi scoraggio. Non scoraggiatevi neanche voi”, ha detto Melkonyants in aula secondo Meduza.
Il governo russo ha inserito l’associazione “Golos” nella famigerata lista degli “agenti stranieri”, considerata uno strumento del Cremlino per prendere di mira persone ed enti scomodi per il potere. L’inserimento nella lista impone un severo controllo amministrativo e obbliga a presentarsi con questa etichetta, cosa che ha di fatto costretto diversi enti alla chiusura.
La Corte europea dei diritti umani ha condannato la Russia per aver promulgato nel 2012 la legge sugli “agenti stranieri” affermando che questa viola il diritto alla libertà d’associazione e quello alla libertà d’espressione.