Ricerca e sanità digitale nel menù del Parlamento
(Keystone-ATS) Riprendono stamane i dibattiti alle camere federali, col Consiglio nazionale che siederà anche nel pomeriggio (fino alle 19.00). Piatto forte alla camera del popolo sarà la promozione dell’educazione, della ricerca e innovazione (messaggio ERI).
Il messaggio ERI elaborato dal Consiglio federale prevede investimenti fino a 29,2 miliardi di franchi per il periodo 2025-2028. Si tratta di una somma senz’altro importante, ma giudicata insufficiente dagli ambienti accademici. Ma, come ricorderà senz’altro in aula il Consiglio federale, di più non si può fare a causa della situazione tesa della finanze federali.
Ad ogni modo, la commissione competente che ha esaminato il dossier ha aumentato i crediti di 146 milioni, stabilendo anche di voler triplicare le tasse di iscrizione per gli studenti stranieri che si iscrivono ai Politecnici federali di Losanna e Zurigo, in linea con la “filosofia” che tutti devono contribuire in periodi di “magra”.
In seguito, il programma prevede l’esame di un progetto mediante il quale il Consiglio federale intende elaborare un piano settoriale incentrato sui progetti del CERN allo scopo di consentire alla Svizzera di accompagnarli in modo più proficuo. La lunga giornata di discussioni terminerà con l’esame delle iniziative parlamentari.
Digisanté, violenza domestica e unioni fra minorenni
Per quanto riguarda il Consiglio degli Stati (08.15-13:00), momento clou della giornata sarà il progetto Digisanté già approvato dal Nazionale. Quest’ultimo, grazie al finanziamento di 392 milioni, intende accelerare la trasformazione digitale nel settore sanitario.
Fra gli altri temi di spicco figurano, a livello di divergenze, la modifica del Codice civile con cui s’intendono evitare i matrimoni fra minorenni e l’adeguamento alla legge sugli stranieri onde permettere alle partner straniere vittime di violenza domestica di rimanere in Svizzera (casi di rigore).
Sempre a livello di divergenze, i “senatori” tratteranno anche una modifica del Codice penale e del diritto penale minorile che contempla l’introduzione dell’internamento per i minorenni fra i 16 e i 18 anni colpevoli di assassinio.