Raid aereo su Beirut, ucciso capo unità missilistica di Hezbollah
(Keystone-ATS) L’esercito israeliano ha reso noto di avere “eliminato il comandante dell’unità missilistica di Hezbollah nel sud del Libano”, dopo il massiccio raid aereo di ieri sera sulla periferia sud di Beirut, dove è situato il quartier generale del movimento.
Si tratta del “terrorista Muhammad Ali Ismail”, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram. Nell’operazione è stato ucciso anche il suo vice, “il terrorista Hussein Ahmad Ismail – prosegue la nota -. Altri comandanti e operatori di Hezbollah sono stati eliminati insieme a loro”.
Una fonte vicina a Hezbollah ha riferito che il leader del gruppo, Hassan Nasrallah, non è raggiungibile dopo il massiccio raid aereo di Israele ieri sera sulla periferia sud di Beirut, dove è situato il quartier generale del movimento. Nessuna dichiarazione ufficiale sulla sorte di Nasrallah, ma in precedenza una fonte vicina al gruppo aveva detto che il leader “sta bene”.
Sei palazzi sarebbero stati rasi al suolo nel raid e si temono numerosi morti. Nella notte sono proseguiti i raid su Beirut, che hanno colpito tra l’altro impianti di produzione di armi di Hezbollah.
Il Ministero della Salute libanese ha annunciato un piano per evacuare gli ospedali nel sud di Beirut dopo gli attacchi aerei israeliani della notte, i più intensi dalla guerra del Libano del 2006. In una dichiarazione, il ministero ha anche esortato gli ospedali di Beirut, del Monte Libano e di altre aree non colpite a sospendere i trattamenti di casi non urgenti fino alla fine della settimana per accogliere i pazienti dei sobborghi meridionali colpiti.
Più di 40 attacchi aerei israeliani hanno preso di mira diversi quartieri. Gli attacchi hanno causato distruzione e incendi diffusi, segnando il bombardamento più pesante nel sud di Beirut dalla guerra del 2006 tra Hezbollah e Israele.
All’Assemblea Generale Onu del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha attaccato Teheran: “Israele è stato costretto a difendersi su sei fronti sostenuti dall’Iran. Se ci attaccate, vi colpiremo”. Il premier israeliano ha assicurato che lo Stato ebraico continuerà gli attacchi in Libano “finché non raggiungeremo i nostri obiettivi. Continueremo a indebolire Hezbollah”. Poi il duro attacco alle Nazioni Unite, definendole una “palude antisemita” e una “società terrapiattista anti-israeliana”.