Raccolta delle firme: PS e UDC contrari a un codice di condotta
I due maggiori partiti svizzeri, il PS e l'UDC, sono contrari a un codice di condotta per la raccolta delle firme. Tuttavia, il progetto è accolto favorevolmente dalla maggioranza dei partecipanti alla procedura di consultazione, stando alla Cancelleria federale.
(Keystone-ATS) Quest’ultima elaborerà una versione definitiva entro la fine dell’anno, basandosi sui riscontri della consultazione, sui risultati di una tavola rotonda che si è tenuta sull’argomento organizzata dal cancelliere della Confederazione Viktor Rossi nonché sul parere degli esperti, si legge in un comunicato odierno. I diversi attori potranno poi scegliere di aderire o meno al documento, che non è giuridicamente vincolante.
Il codice di condotta dovrebbe consentire di stabilire standard e buone pratiche in materia di raccolta di firme per iniziative popolari e referendum. Durante la consultazione pubblica, conclusasi all’inizio di settembre, la maggioranza degli oltre cinquanta partecipanti si è dichiarata favorevole al progetto, così come la maggior parte dei Cantoni, dei principali partiti politici, dei comitati di iniziativa e delle organizzazioni commerciali di raccolta firme.
Alcuni chiedono tuttavia delle modifiche, in particolare per quanto riguarda il ruolo delle autorità, le modalità di elaborazione delle norme e la distinzione tra raccolta volontaria e raccolta retribuita. Altri auspicano un rafforzamento del quadro giuridico.
Al contrario, oltre al PS e all’UDC, certe associazioni, alcune organizzazioni di raccolta e circa un terzo dei Cantoni respingono il codice di condotta. Taluni rifiutano il principio stesso di definire un codice, sostenendo che non vi è alcuna necessità di agire. Altri vorrebbero che le regole fossero previste a livello di legge.
Diverse misure
La vicenda delle firme falsificate durante la raccolta per iniziative popolari o referendum è scoppiata nell’autunno del 2024. I media hanno poi rivelato che alcune aziende commerciali erano sospettate di aver falsificato le firme. Successivamente sono state scoperte nuove pratiche abusive e sono state presentate diverse denunce penali.
La Cancelleria federale ha adottato diverse misure in materia di controllo e monitoraggio. In particolare, ha elaborato un codice di condotta, puntando sull’autoregolamentazione del settore.
In futuro, occorrerà verificare se tutte queste misure consentono di garantire l’integrità della raccolta delle firme, preservando al contempo la facilità di accesso a questa attività, precisa ancora la Cancelleria federale. Essa sottolinea inoltre che le segnalazioni ricevute dall’inizio dell’anno indicano che le misure già adottate sono efficaci. Se necessario, potrà proporre al Consiglio federale ulteriori provvedimenti, anche legislativi.