Al via la costruzione del primo grande parco solare sulle Alpi svizzere
La Svizzera vuole sviluppare grandi parchi solari in alta montagna per generare energia rinnovabile supplementare, specialmente durante l'inverno. Il primo grosso progetto del programma governativo "Solar Express" è in costruzione nei pressi del villaggio di Sedrun, nei Grigioni.
Tra preoccupazioni legate alla crisi climatica e all’approvvigionamento energetico, due anni fa il Parlamento svizzero ha approvato una legge per semplificare e accelerare la costruzione di grandi parchi solari in alta montagna. La legge federale riduce gli ostacoli alla costruzione – tra cui le severe norme ambientali – e concede sussidi generosi (pari al 60% dei costi del progetto). Per garantirsi il finanziamento statale, tuttavia, le aziende che gestiscono gli impianti fotovoltaici devono iniziare a fornire elettricità alla rete a partire dalla fine del 2025.
In seguito alla modifica di legge, sono stati presentati circa 50 grandi progetti. Un terzo è stato abbandonato, spesso a causa dell’opposizione della popolazione locale, di ritardi o per ragioni finanziarie. Solo quattro hanno ricevuto la licenza edilizia finora. La costruzione è iniziata per uno di essi: a Sedrun, nel cantone Grigioni.
A metà agosto si è tenuta una piccola cerimonia di inaugurazione sul pendio montano selezionato, sopra al villaggio. Il parco sarà formato da 5’700 pannelli solari.
“È un progetto che si realizza una volta nella vita”, afferma il sindaco di Sedrun, Martin Cavegn, alla Radiotelevisione svizzera di lingua tedesca SRF. “È un pendio esposto a sud, completamente sviluppato. Ci sono già strade e un collegamento alla rete elettrica. È molto facile costruire qui”.
I primi pannelli del parco saranno installati a partire da ottobre. Quando sarà completato, l’impianto di 300’000 metri quadrati avrà una capacità di 19,3 megawatt – quasi dieci volte quella del più grande parco solare esistente attualmente sulle Alpi svizzere, sulla diga del Muttsee. SedrunSolar dovrebbe soddisfare il fabbisogno energetico di 6’500 abitazioni della zona.
Gli impianti solari alpini hanno il vantaggio di generare elettricità durante i mesi freddi quando la nebbia copre molti pannelli solari in pianura. La nuova struttura da 85 milioni di franchi produrrà circa la metà dell’elettricità in inverno, quando la domanda è elevata.
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Il parco solare è frutto di una collaborazione tra l’azienda elettrica locale, Energia Alpina, e la ditta di energie rinnovabili Aventron. È stato approvato in votazione dalla comunità del posto.
Il carattere locale del progetto è stato “decisivo” per l’approvazione da parte dell’elettorato, ha detto all’agenzia Keystone/ATS il direttore di Energia Alpina Ciril Deplazes.
Un altro fattore chiave per il successo è il fatto che i pannelli solari non saranno molto visibili, neanche dai pendii vicini. Inoltre, il progetto ha avuto il pieno appoggio delle organizzazioni ambientaliste locali fin dalla sua ideazione.
“Non si limita a coprire tutto con pannelli solari”, ha dichiarato Anita Mazzetta, responsabile di WWF Grigioni. “L’ubicazione è ben scelta, su un terreno già sovrasviluppato, tra le piste da sci e le barriere antivalanghe. Non ci sono grandi conflitti con la natura o col paesaggio”.
A cura di Sabrina Weiss/ts
Traduzione: Zeno Zoccatelli
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