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Uno stipendio di 1’000 miliardi per Elon Musk

primissimo piano di elon musk
Keystone-SDA

Gli azionisti della casa automobilistica statunitense Tesla hanno approvato con oltre il 75% dei voti la risoluzione relativa al nuovo piano di remunerazione del direttore generale (CEO) Elon Musk. Lo ha annunciato un responsabile del gruppo giovedì sera.

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(Keystone-ATS) Questo “pacchetto retributivo”, della durata di 10 anni, è costituito di 12 tranche che fissano soglie finanziarie e operative che, al verificarsi di determinate condizioni, permettono l’assegnazione di azioni del gruppo all’uomo più ricco del mondo. In questo modo, Musk potrebbe percepire oltre 1’000 miliardi di dollari (oltre 808 miliardi di franchi al cambio attuale) se dovesse raggiungere questi obiettivi. A titolo di paragone il prodotto interno lordo della Svizzera nel 2024 è stato di 936,6 miliardi di dollari.

Musk ha minacciato di partire

Gli azionisti erano chiamati a decidere se il maxi compenso da 1000 miliardi di dollari per Musk fosse adeguato o eccessivo. In gioco c’era il futuro del colosso delle auto elettriche: se il compenso approvato e proposto dal consiglio di amministrazione (CdA) non fosse passato il rischio era l’addio del miliardario dalla guida della società.

Musk aveva minacciato infatti di lasciare la sua creatura nel caso di una bocciatura, mettendo di fatto gli azionisti di fronte a una scelta: decidere se il rischio di perderlo come CEO superava le preoccupazioni di buon governo e sociali di assegnare all’uomo più ricco del mondo quello che ora sarà il più grande stipendio aziendale della storia.

Cruciale il voto di Vanguard, BlackRock e State Street

Diversi azionisti avevano già svelato le loro intenzioni di voto. Il fondo sovrano norvegese aveva già indicato che avrebbe votato no, così come il maggiore fondo pensione americano Calpers. La multinazionale statunitense di servizi finanziari Charles Schwab, la banca d’affari statunitense Morgan Stanley e il fondo pensione pubblico della Florida (USA) erano invece a favore del colossale compenso a Musk. Cruciali per l’esito delle votazioni sono stati la società consulente di investimenti statunitense Vanguard, la società di investimento multinazionale con sede a New York BlackRock e l’azienda statunitense di servizi finanziari e bancari State Street, i tre maggiori azionisti con rispettivamente il 7,5%, il 4% e il 3,4%.

La presidente del CdA di Tesla, Robyn Denholm, aveva trascorso le ultime settimane a cercare di convincere gli investitori a votare a favore di Musk, mettendoli in guardia su un futuro incerto nel caso in cui il miliardario avesse lasciato.

Musk deterrebbe il 29% di Tesla

Non è la prima volta che il compenso del patron di Tesla finisce nella bufera. Lo scorso anno un giudice dello Stato del Delaware ha bocciato il pacchetto da 56 miliardi che Tesla gli aveva garantito al raggiungimento di obiettivi che sembravano irraggiungibili nel 2018, quando erano stati fissati. Musk non solo li aveva centrati ma li aveva largamente superati.

In base al nuovo pacchetto di compensi, Musk non riceverà alcun salario o bonus, ma incasserà azioni quando Tesla raggiungerà nell’arco di 10 anni determinati obiettivi di capitalizzazione di mercato. Per intascare la enorme cifra di 1’000 miliardi, Musk dovrà riuscire a far valere Tesla 8’500 miliardi, più di otto volte quanto vale ora. E dovrà impegnarsi, fra l’altro, a mettere sulle strade un milione di taxi autonomi e un milione di robot.

Se riuscirà nell’impresa non solo diventerà uno straricco ma si ritroverà anche con quasi il 29% di Tesla, un livello di controllo straordinario per un CEO. Musk ha più volte spiegato che quello che lo interessa non sono i soldi, ma un maggiore controllo di Tesla così da metterla al riparo dalle vendite allo scoperto.

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