C'è una vittima nell'ondata alluvionale che ha colpito l'Emilia-Romagna. È un giovane di 20 anni morto in auto a Botteghino di Zocca, nel Comune di Pianoro, alle porte di Bologna, che non è riuscito a mettersi in salvo all'arrivo di un'ondata di piena.
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(Keystone-ATS) Con il fratello la vittima aveva raggiunto in auto il paese sull’Appennino bolognese dove abita il compagno della madre, quando sono stati sorpresi dell’acqua del fiume Zena. Mentre il fratello è riuscito a liberarsi e uscire dall’abitacolo, il 20enne non ce l’ha fatta. Il suo corpo è stato ritrovato domenica mattina dall’elicottero dei vigili del fuoco che stava perlustrando la zona.
Dopo che fra il tardo pomeriggio di sabato e la notte su domenica è caduto sull’Emilia-Romagna un volume record di pioggia, molti fiumi sono esondati in un’area molto vasta che va dalla provincia di Reggio Emilia a quella di Ravenna. La situazione più grave al momento nel Bolognese: nella notte molte parti della città sono andate sott’acqua. In provincia sono esondati l’Idice, il Savena, il Ravone, molte zone della provincia sono finite sott’acqua.
Particolarmente grave è stata la notte tra sabato e domenica a Bologna, dove l’esondazione del torrente Ravone, che in parte scorre sotterraneo a pochi chilometri dal centro, ha allagato (come era già successo nel maggio 2023) via Saffi, un importante arteria di accesso al centro, e molte zone limitrofe dell’area sud-ovest della prima periferia.
Allagamenti anche in moltissimi paesi dell’hinterland come Budrio, Castel Maggiore e, appunto, Pianoro, dove c’è stata una vittima. Molte zone sono da ore senza energia elettrica. Evacuazioni, soprattutto dalle case al piano terra vicine ai fiumi, ci sono state un po’ ovunque.
Situazione critica anche a Modena, dove sono stati chiusi per precauzione alcuni ponti, come pure nella provincia di Reggio Emilia dove i fiumi hanno superato il livello di guardia. Evacuate per precauzione anche le aree più colpite dalla recente alluvione nel Ravennate.
Molto complesso il conto delle frane e delle strade interrotte nella fascia appenninica e collinare. Chiuse moltissime strade provinciali, ma anche importanti statali.
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