Quattro svizzeri su cinque sono contenti

Con qualche timore per il futuro, ma globalmente soddisfatta. È il quadro della popolazione elvetica che emerge dal sondaggio "Svizzera, come stai?" realizzato dall'istituto gfs.bern su mandato della Società svizzera di radiotelevisione (SSR).
(Keystone-ATS) Nonostante l’aumento delle crisi, infatti circa quattro cittadini su cinque si dichiarano contenti della loro situazione. La popolazione elvetica valuta positivamente il suo stato d’animo, così come alcune caratteristiche del paese, quali la stabilità politica, la formazione, la libertà e la prosperità. Ma soprattutto il 90% degli intervistati (55’000 persone di età superiore ai 16 anni) dichiara di sentirsi al sicuro.
L’altra faccia della medaglia è rappresentata dal crescente scetticismo per il futuro. Il 70% della popolazione è convinto che il periodo della vita senza preoccupazioni sia terminato. Soltanto una persona su cinque è persuasa che le nuove generazioni potranno crescere più spensierate rispetto alle precedenti.
Premi cassa malati principale preoccupazione
I timori principali riguardano i premi di cassa malati, giudicati problematici dall’85% degli interrogati, seguiti dai conflitti internazionali e dalle conseguenze negative delle nuove tecnologie. Rispetto al precedente sondaggio, risalente al 2023, ha invece perso d’importanza la questione della penuria energetica.
Sul piano internazionale la popolazione auspica che la Svizzera abbia una maggior consapevolezza di sé nei rapporti con le potenze internazionali come Stati Uniti e Cina, oltre al mantenimento di una chiara neutralità, della capacità di mediare nei conflitti e della tradizione umanitaria.
Gli aspetti finanziari non rappresentano un tema primario, tuttavia la disparità economica viene citata da molti come un problema, in particolare per quanto riguarda l’influsso dei ricchi sulla politica e sulla società.
Se una maggioranza percepisce ancora una base di valori comuni, l’84% del campione ritiene però anche che le persone siano diventate più egoiste e meno bendisposte verso il prossimo. Oltre l’80% ritiene comunque di comportarsi con rispetto in situazioni di vita quotidiana, come nel traffico, sui mezzi pubblici o parlando con connazionali di un’altra regione linguistica.