Putin pronto a incontrare Zelensky, “ma solo alla fine”

Vladimir Putin rilancia sul conflitto in Ucraina affermando che le truppe russe avanzano costantemente "su tutta la linea del fronte" e dicendosi pronto ad incontrare Volodymyr Zelensky, ma solo in una fase finale dei negoziati. E a condizioni vantaggiose per Mosca.
(Keystone-ATS) Il presidente russo ha scelto il palco del Forum economico annuale di San Pietroburgo per dare maggiore risonanza alle sue affermazioni, durante un incontro con i rappresentanti di alcune delle più importanti agenzie di stampa internazionali. E ne ha approfittato per lanciare un avvertimento alla Germania. Se Berlino consegnerà i missili Taurus all’Ucraina per colpire in profondità il territorio russo, ciò “causerà gravi danni” alle relazioni russo-tedesche, ha detto il capo del Cremlino, giudicando che comunque “questo non avrà alcun effetto sul corso delle operazioni militari” russe.
Il ministro degli esteri ucraino, Andrii Sybiha, ha sottolineato che “sono passati esattamente cento giorni da quando l’Ucraina ha accettato incondizionatamente la proposta di pace degli Stati Uniti per un completo cessate il fuoco per porre fine alle violenze e per avviare un vero processo di pace”. Un passo che la Russia ha rifiutato, sostenendo che i negoziati possono proseguire anche con i combattimenti in corso per arrivare a una soluzione di pace che comprenda contestualmente la cessazione delle ostilità. Putin ha fatto sapere che solo a quel punto sarebbe disposto ad incontrare Zelensky. Ma “la domanda è chi firmerà” l’accordo, ha aggiunto il capo del Cremlino, tornando a mettere in dubbio la legittimità dell’attuale presidente ucraino, il cui mandato è scaduto nel maggio 2024 senza che si tenessero elezioni a causa della legge marziale.
Due sessioni di trattative dirette tra delegazioni russa e ucraina si sono svolte a Istanbul, portando finora a scambi di prigionieri senza precedenti ma non ancora a passi avanti per una soluzione negoziata del conflitto. La portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, ha annunciato che Mosca è pronta a tenere una terza tornata la settimana prossima, ma Putin non fa passi indietro sulle sue condizioni. La Crimea e le quattro regioni ucraine parzialmente occupate dalle truppe di Mosca, ha affermato il leader russo, sono ormai “parte integrante” della Federazione.
“L’Ucraina resta impegnata per la pace – ha detto il ministro ucraino Sybiha -. Purtroppo la Russia continua a scegliere la guerra, ignorando gli sforzi americani di fermare le uccisioni. È tempo di agire ora e costringere la Russia alla pace”.
Intanto, mentre il dialogo tra Mosca e Washington sembra procedere a rilento, Putin si schiera con Donald Trump dicendo che “ha ragione” quando afferma che se fosse stato lui il presidente americano nel 2022 “non ci sarebbe stata la guerra”. Ma allo stesso tempo ribadisce la vicinanza alla Cina in una telefonata con il presidente cinese Xi Jinping. I due leader, fa sapere l’agenzia cinese Xinhua, hanno concordato sul fatto che i loro Paesi debbano “mantenere stretti scambi ad alto livello”, fare più sforzi per “promuovere la cooperazione in vari settori” e per “sviluppare in modo approfondito il partenariato strategico globale”. Il Cremlino ha annunciato che Putin si recherà in visita in Cina tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre per partecipare ad un vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai e agli eventi commemorativi per l’80esimo anniversario della vittoria sul Giappone e la fine della Seconda guerra mondiale. Il 2 è in programma un vertice bilaterale con Xi.