Presidente Maia Sandu, “da Mosca pressione enorme sul voto”

La presidente della Moldavia, Maia Sandu, mette in guardia da ingerenze russe alla vigilia del voto cruciale per il destino della piccola ex repubblica sovietica incastonata tra Ucraina e Romania.
(Keystone-ATS) “Vediamo un’enorme pressione da Mosca per interferire e condizionare le elezioni, è in gioco l’integrità territoriale e l’indipendenza della nostra Repubblica”, ha dichiarato Sandu, ai microfoni dell’emittente pubblica tedesca ZDF.
Il Paese domani andrà al voto per rinnovare i 101 seggi del suo Parlamento. I circa 2,4 milioni di moldavi si trovano davanti a un bivio: secondo gli ultimi sondaggi, il PAS di Sandu – sostenuto attivamente dall’Unione Europea (UE) – potrebbe confermarsi la prima forza politica, senza però più la possibilità di governare da solo.
Il testa a testa all’ultimo voto sarà con il Blocco Patriottico filo-russo dell’ex presidente Igor Dodon. Il Cremlino, è tornata a denunciare la presidente, spende “centinaia di milioni di euro per finanziare partiti politici, persino per corrompere elettori o formare giovani allo scopo di organizzare attività di destabilizzazione”.
Sandu si è detta tuttavia convinta che il Paese sia sulla buona strada verso l’Europa. “Negli ultimi tre anni abbiamo fatto grandi progressi. Credo davvero che la Moldavia possa diventare membro dell’UE entro la fine del decennio”, ha osservato, assicurando che, anche in caso di sconfitta, il fronte europeista continuerà a battersi per la democrazia. “Crediamo nella libertà. E non vogliamo vivere sotto il regime di Putin”, ha scandito.