Powell, ultimi dati dell’inflazione aumentano la fiducia
(Keystone-ATS) “Le ultime tre letture dell’inflazione aumentano la fiducia” che siano stati raggiunti gli obiettivi e quindi si possa pensare a una riduzione dei tassi. Lo afferma il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
“E’ un giorno triste”, aggiunge Powell a un evento organizzato dall’Economic Club di Washington a proposito dell’attentato a Trump, dove ricorda che l’economia Usa si è comportata “molto bene” negli ultimi anni, mentre non risponde sul possibile impatto dell’attentato sui mercati.
“Oggi non daremo alcun segnale su nessuna scadenza in particolare”, ha proseguito Powell, aggiungendo che le scelte sul prossimo taglio dei tassi da parte della Fed “verranno prese riunione per riunione”.
I dati economici del secondo trimestre hanno fornito maggiori basi di fiducia che l’inflazione stia scendendo verso l’obiettivo della banca centrale del 2%, spiega Powell.
“Non abbiamo acquisito ulteriore fiducia nel primo trimestre ma le tre letture del secondo trimestre, comprese quelle della scorsa settimana, aggiungono un po’ di fiducia”, risponde il presidente della Fed in un’intervista con David Rubenstein al Club Economico di Washington.
“Ora l’inflazione è scesa e anche il mercato del lavoro” fornisce dati confortanti. C’è un equilibrio molto migliore”, ma “se dovessimo vedere un indebolimento inaspettato nel mercato del lavoro, anche questo potrebbe essere un motivo per una reazione da parte nostra”, aggiunge il presidente della Fed.
Powell non si sbilancia nell’intervista con Rubenstein a proposito di un possibile nuovo mandato alla presidenza della Federal Reserve. Ma risponde invece in modo affermativo all’ipotesi che intenda rimanere alla presidenza della Fed fino al termine del suo mandato, che scade nel 2026.
Wall Street prosegue senza scosse dopo l’annuncio di Powell. Il Dow Jones che è arrivato fino a 40.330 punti sale dello 0,56% a 40.225 punti. L’S&P 500 registra un +0,54% a 5.645 punti. Il Nasdaq è a +0,63% a 18.515 punti.