Porsche crolla in Cina, -28% nella prima metà del 2025

Il mercato cinese resta per Porsche ancora un problema: nella prima metà del 2025 sono state consegnate 21'302 vetture, valore che corrisponde a una flessione del 28% rispetto ai primi sei mesi del 2024.
(Keystone-ATS) È lo stesso costruttore automobilistico tedesco a presentare i dati con un comunicato stampa. Va anche sottolineato che l’azienda non si aspettava una ripresa immediata nel mercato cinese e già il aprile il Ceo Oliver Blume aveva rivisto al ribasso le previsioni finanziarie.
Positivi i dati del mercato nordamericano, con una crescita rispetto al 2024 del 10% e 43’577 veicoli consegnati, in un momento nel quale i dazi cominciano a farsi sentire, anche perché Porsche non ha stabilimenti negli Stati Uniti. Sul mercato europeo il calo è stato dell’8% e addirittura -23% in Germania, anche se qui l’azienda afferma che pesano le buone prestazioni del 2024 dopo anni difficili e la fine del lancio di nuovi modelli.
Per Matthias Becker, a capo dell’area vendite e marketing, la situazione non è destinata a migliorare nel breve periodo: “prevediamo che il contesto continuerà a essere difficile. È quindi ancora più importante concentrarci, in stretta collaborazione con le nostre regioni di vendita, sul bilanciamento della domanda e dell’offerta in linea con la nostra strategia ‘value over volume'”. Per la Cina questa significa la riduzione delle reti di vendita e lo sviluppo di modelli per il mercato cinese.