Polizia Gb, dopo Sydney arresteremo chi intona slogan pro-Intifada
La polizia britannica arresterà le persone che intonano in pubblico slogan pro-pal come "globalizzare l'Intifada", in quanto "il contesto è cambiato" dopo il sanguinoso attacco terroristico perpetrato a Sydney.
(Keystone-ATS) È quanto si legge in una nota congiunta delle forze di polizia di Londra e Manchester, secondo cui “le parole hanno un significato e una conseguenza: agiremo con decisione ed effettueremo degli arresti”. Le autorità del Regno Unito avevano già rafforzato la sicurezza attorno alle sinagoghe, alle scuole ebraiche e ai centri comunitari del Paese dopo l’attacco. Mentre i procuratori britannici hanno affermato che frasi come quelle inneggianti l’Intifada non superano la soglia per l’avvio di procedimenti penali. Ma Mark Rowley, il comandante di Scotland Yard, e Stephen Watson, il capo della polizia di Manchester, teatro del raid compiuto contro la sinagoga cittadina nel giorno del Kippur, nella loro dichiarazione congiunta hanno sottolineato che “nel contesto di una minaccia crescente, ci riorienteremo per essere più assertivi”.
Questa decisione ha già suscitato critiche, da parte di chi ha parlato di una “violazione del diritto di protesta” e di “nuova repressione” come Ben Jamal della Palestine Solidarity Campaign, e si inserisce in un quadro di forti polemiche. A partire dal caso di Palestine Action, organizzazione nota per azioni di disobbedienza civile, mai coinvolta in attentati di sorta contro le persone, ma messa al bando dal governo laburista di Keir Starmer fra le critiche per “terrorismo”. Ancor di più se si considera che alcuni attivisti in carcere stanno portando avanti, a rischio della vita, uno sciopero della fame da 45 giorni proprio per protesta contro l’inserimento nella ‘lista nera’ deciso lo scorso luglio.
Nei mesi scorsi 2300 manifestanti pacifici sono stati arrestati in numeri senza precedenti nel Regno: persone estranee a Palestine Action, fra cui anziani e disabili, accusate tuttavia di violazione della legge sul terrorismo solo per aver mostrato cartelli di solidarietà esplicita nei confronti del gruppo.