PMI svizzere in ritardo digitale: solo il 36% ha un sito web
Il digitale avanza, le piccole e medie imprese (PMI) arrancano: è questa, in estrema sintesi, la conclusione cui giunge uno studio condotto da Localsearch e dalla Scuola universitaria professionale di Lucerna (HSLU).
(Keystone-ATS) Dall’indagine, i cui risultati sono stati pubblicati oggi, emergono due lacune fondamentali. La prima è a livello di informazione: l’82% della popolazione elvetica desidera potersi informare online sui servizi delle PMI, ma soltanto il 36% delle aziende prese in esame possiede un sito web. La seconda è legata alla possibilità di prenotazione digitale: il 77% degli svizzeri desidera poter fissare appuntamenti online e per il 56% la possibilità di farlo è un fattore centrale per scegliere a chi rivolgersi, eppure soltanto il 3% delle ditte offre questa opzione sul proprio sito web.
I ricercatori hanno poi focalizzato l’attenzione su quello che potrebbe essere un fattore trainante per il futuro. Una persona su cinque utilizza già strumenti basati sull’intelligenza artificiale (IA) come ChatGPT o Copilot per cercare i servizi delle PMI e le relative informazioni. In futuro circa il 50% delle persone utilizzerà un assistente IA per svolgere queste funzioni. Bisognerà quindi tenere conto di queste trasformazioni.
“La popolazione svizzera è pronta per il digitale, ma le PMI non lo sono ancora”, riassume – citato in un comunicato – Stefano Santinelli, CEO di Localsearch, azienda attiva nel marketing che gestisce portali come local.ch e search.ch. “Chi non costruisce un ponte digitale con la propria clientela rimane indietro e perde in termini di fiducia e fatturato”, aggiunge il manager che in Ticino è anche conosciuto quale vicepresidente del consiglio di amministrazione di BancaStato.