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Parigi, proteste per intervista di Netanyahu alla tv francese

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Serata di vivaci proteste ieri sera davanti alla sede della tv francese TF1, la cui emittente all-news LCI ha mandato in onda un’intervista al premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Il quale, fra l’altro, ha paragonato l’operazione israeliana in atto a Rafah allo sbarco degli alleati in Normandia durante la Seconda guerra mondiale.

Netanyahu ha ribadito la sua tesi secondo la quale Israele fa il possibile per evitare vittime civili nel conflitto: “Anche un solo morto fra i civili è troppo – ha detto il premier israeliano – ma noi non facciamo bombardamenti non mirati a Gaza. Non facciamo quello che facevano gli alleati a Dresda, non facciamo a Gaza un tappeto di bombe”.

Continuando il paragone con la Seconda guerra mondiale, ha poi aggiunto che “quando andiamo a Rafah, è l’equivalente dello sbarco in Normandia, dell’attacco alleato contro la Germania”. E ancora, denunciando la “falsa equiparazione” evocata dal procuratore della Corte penale internazionale che ha richiesto mandati d’arresto contro dirigenti di Hamas e del governo israeliano, fra i quali lo stesso primo ministro, ha aggiunto che è come “mettere sullo stesso piano Winston Churchill e i nazisti” o “Bin Laden e gli americani”.

A protestare, sotto l’edificio di TF1 che sorge nella banlieue parigina, circa 2500 persone, molte delle quali con bandiere palestinesi e con la kefiah sulla testa. Gli studi di TF1 erano protetti da un folto schieramento di polizia e gendarmi, contro i quali i manifestanti hanno gridato slogan come ‘Israele assassini’ e ‘Gaza, Gaza, Parigi è con te’.

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