Pakistan: respinta richiesta di sospensione pena per ex premier
(Keystone-ATS) Un tribunale di Islamabad ha respinto oggi la richiesta dell’ex premier pachistano Imran Khan e di sua moglie Bushra Bibi di sospensione della condanna a sette anni di carcere inflitta per matrimonio illegale.
I coniugi, attualmente in carcere, sono stati condannati il 3 febbraio scorso e dovranno pagare anche una multa di 500’000 rupie (circa 1800 dollari) a testa. Khan e Bushra Bibi avevano impugnato la decisione, ma il giudice distrettuale Afzal Majoka ha confermato il verdetto, respingendo la richiesta di sospensione. Omar Ayub Khan, un leader del partito di Imran Khan, ha annunciato l’intenzione di fare appello all’Alta Corte di Islamabad.
La causa era stata intentata dal primo marito di Bushra Bibi, Khawar Maneka, secondo il quale la donna aveva violato la pratica islamica di osservare l’Iddat, un periodo di attesa obbligatorio tra i matrimoni. Maneka ha sostenuto che il matrimonio della coppia era illegale perché Bushra Bibi non aveva completato il periodo di Iddat richiesto.
In un caso separato, un tribunale speciale di Rawalpindi ha condannato Khan a 10 anni di carcere per aver violato la legge sui segreti ufficiali. Inoltre, un tribunale di responsabilità ha condannato Khan e Bushra Bibi a 14 anni ciascuno nel caso Toshakhana per aver venduto illegalmente regali di Stato. All’inizio di quest’anno, entrambi avevano ottenuto la libertà provvisoria dall’Alta Corte di Islamabad per questi casi, ma rimarranno in carcere a causa della sentenza sul caso Iddat annunciata oggi.