Paesi Bassi: Wilders, trovato l’accordo per il nuovo governo
(Keystone-ATS) In Olanda è stato trovato un accordo per la nascita del nuovo governo. Lo ha annunciato il leader dell’estrema destra Geert Wilders, vincitore delle elezioni politiche dello scorso 22 novembre, al termine di un nuovo round di consultazioni.
La coalizione di governo sarà formata dal PVV di Wilders, i liberali di destra (VVD) guidati da Dilan Yesilgoz, il partito degli agricoltori BBB e i centristi (NSC) di Pieter Omtzigt. Il nome del premier, ha detto Wilders, sarà indicato “in un secondo momento”.
Il nuovo governo olandese, il primo dopo la lunga era targata Mark Rutte, è pronto a vedere la luce quasi sei mesi dopo l’appuntamento con le urne nazionali che consacrarono a sorpresa l’ultranazionalista anti-Islam.
Dopo mesi di consultazioni, dibattiti e frecciate sulle reti sociali, i quattro leader di partito della futura coalizione hanno concordato le linee di un programma di 25 pagine che nelle prossime ore sarà discusso con i rispettivi gruppi parlamentari per l’approvazione definitiva.
Il nuovo esecutivo sarà di stampo tecnocratico e marcatamente di destra, a recepire il segnale ricevuto dagli elettori. Il leader dall’incendiaria retorica xenofoba e anti-Ue non sarà tuttavia premier.
Accarezzato per settimane il sogno di prendere le redini del paese, a marzo Wilders aveva rinunciato a ricoprire il ruolo sulla scia delle obiezioni dei potenziali alleati, che avevano minacciato di far saltare l’intesa, determinati a designare un candidato meno divisivo. “Non dimenticate: un giorno diventerò primo ministro dei Paesi Bassi. Con il sostegno di ancora più olandesi”, aveva rivendicato Wilders dopo la rinuncia.
La fine nei negoziati rappresenta per lui, a lungo ritenuto impresentabile, comunque “una giornata storica”. Forte del suo manifesto di trumpiana memoria “I Paesi Bassi al primo posto”, ora l’intransigente patriota della politica olandese – alleato in Europa di Matteo Salvini e Marine Le Pen – sarà per la prima volta protagonista del governo dal suo interno.
Resta tuttavia da risolvere il rebus del premier: il nome che più circola sui media nazionali è quello di Ronald Plasterk, laburista e già ministro in passato, scelto a sorpresa da Wilders a novembre per guidare il primo round di consultazioni. Anche per l’assegnazione dei ministeri ci sarà bisogno di altro tempo e nuove trattative.
Comunque vada, una volta entrato in carica il nuovo esecutivo, per il premier dimissionario Mark Rutte sarà invece tempo di guardare oltre i confini nazionali: da mesi ormai il suo nome è tra i più accreditati per la guida della Nato o del Consiglio europeo.