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Orologi: lieve crescita delle esportazioni a luglio

(Keystone-ATS) Le esportazioni di orologi svizzeri sono tornate a crescere, anche se leggermente, nel mese di luglio.

Stando ai dati diffusi oggi dalla Federazione dell’industria orologiera (FH), lo scorso mese su base annua si è osservato un aumento dell’1,6% a 2,2 miliardi di franchi.

Il settore rialza quindi la testa dopo la netta flessione accusata a giugno. Tuttavia, precisa la FH in una nota, prendendo in considerazione i primi sette mesi dell’anno l’export è sceso del 2,4% a 15,2 miliardi.

A livello di singoli mercati, contrastanti i numeri dall’Asia. Per il sesto mese consecutivo, la Cina continentale (-32,8%) e Hong Kong (-19,1%) hanno registrato cali molto accentuati, mentre il Giappone si è fatto notare in positivo (+25,6%).

Proprio il Paese del Sol Levante è secondo in termini di numeri assoluti dietro agli Stati Uniti, dove, a luglio, le vendite sono salite dell’11,3%. In Europa, da segnalare l’andamento particolarmente positivo (+13,7%) nella vicina Francia. Tra i principali sbocchi del Made in Switzerland leggeri ribassi si sono verificati a Singapore (-1,9%) e in Germania (-0,6%).

Passando alle varie fasce di prezzo, gli orologi di meno di 200 franchi hanno messo a segno la crescita maggiore nel mese in rassegna, con un aumento del 13,7%. Bene pure i segnatempo di alta gamma (più di 3000 franchi), il cui export è salito del 5,4%. Parallelamente, vistosa la diminuzione dello smercio degli orologi con costo fra i 200 e i 3000 franchi, che ha toccato il -14,4%.

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