Operatori telecom, offensiva contro le chiamate indesiderate
Gli operatori telecom svizzeri rafforzano la protezione contro le chiamate indesiderate.
(Keystone-ATS) Swisscom ha indicato oggi che nel primo trimestre del 2026 la protezione contro le chiamate spam sarà attivata automaticamente per tutti i clienti dei marchi secondari Wingo, Migros Mobile e Coop Mobile. In futuro, il filtro delle chiamate sarà quindi introdotto come regola di base per tutte le offerte di telefonia mobile, comprese quelle prepagate. Finora i clienti dei marchi secondari dovevano attivarlo autonomamente, ha precisato una portavoce.
Inoltre sono state implementate nuove funzioni di protezione per i clienti di telefonia mobile, che finora erano disponibili solo sulla rete fissa: da ottobre sono disponibili le funzioni “blocco delle chiamate anonime” e “blocco delle chiamate senza numero di provenienza”. I clienti possono ora utilizzare il loro account personale My Swisscom anche sul cellulare per specificare individualmente quali chiamate desiderano ricevere.
Anche Sunrise e Salt hanno attivato filtri, hanno dichiarato gli addetti stampa all’agenzia Awp. Nel caso di Sunrise, la protezione si estende sia ai clienti di rete fissa che a quelli di rete mobile dei marchi Sunrise, Yallo, Lebara e CHmobile; l’attivazione automatica del filtro per tutti i clienti è stata completata in estate. Salt fa da parte sua sapere che il meccanismo di filtraggio è attivo per tutti i marchi del gruppo, compresi quelli secondari Gomo, Post Mobile e Lidl Connect, nonché per la rete fissa.
Le novità vengono bene accolte dalla Fondazione per la protezione dei consumatori (FPC): tutti i clienti Swisscom dispongono ora automaticamente di una protezione efficace contro le chiamate pubblicitarie e fraudolente, ha osservato la direttrice Sara Stalder. Il sistema funziona in modo analogo a quello dei filtri anti-spam della posta elettronica.
Il fenomeno appare peraltro in crescita: Swisscom riferisce che il suo filtro in ottobre ha bloccato 8,4 milioni di chiamate, il doppio rispetto al numero registrato nel mese di marzo. Questi tentativi di accesso indesiderati vengono riconosciuti attraverso moderni algoritmi e una banca dati continuamente aggiornata. I nuovi numeri di telefono e schemi di chiamata sospetti vengono costantemente analizzati per offrire una protezione ottimale. Ciascun cliente può inoltre aggiungere fino a 200 numeri a una lista di blocco personale.
Inoltre gli operatori di telecomunicazioni stanno adottando ulteriori misure contro lo spoofing, pratica con cui chi chiama dall’estero simula numeri di telefono svizzeri. “Lo spoofing è vietato, ma ciò non scoraggia: i filtri riducono queste chiamate, ma non possono eliminarle completamente”, afferma la FPC.
Molti call center operano da oltre frontiera, il che rende difficile l’azione penale. Inoltre, spesso non è possibile identificarli perché utilizzano numeri falsi. Particolarmente perfide, agli occhi della FPC, sono le chiamate dall’estero che mostrano un numero di telefono elvetico affidabile: a volte i truffatori utilizzano anche i numeri di emergenza 112, 117, 118 o 144.
Su iniziativa dell’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), a partire dal prossimo anno le telefonate provenienti da paesi stranieri che presumibilmente utilizzano un numero svizzero falso dovranno essere inoltrate dalle società telecom come “chiamate sconosciute” o addirittura bloccate.
Swisscom sta agendo contro lo spoofing: ha avviato un gruppo di lavoro ad hoc per poter adottare misure specifiche. Esse sono già state implementate per quanto riguarda il settore fisso e saranno introdotte per i clienti di telefonia mobile nel primo trimestre del 2026, ha spiegato la portavoce. Per questi provvedimenti è necessaria la collaborazione tra tutti gli operatori elvetici.
Ogni mese Swisscom blocca o rende anonime fino a 3 milioni di chiamate di spoofing, ha osservato l’addetta stampa: “Per motivi di sicurezza non forniamo dettagli sulle misure anti-spoofing, poiché i malintenzionati ne approfitterebbero immediatamente. La lotta contro il fenomeno rimane un gioco al gatto e al topo”.