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ONU: Cassis discute di Ucraina (con Lavrov e Sybiha) e di Gaza

Keystone-SDA

Il consigliere federale Ignazio Cassis ha discusso, durante incontri bilaterali a margine dell'Assemblea generale dell'ONU a New York, della situazione in Ucraina, sia con il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov che con quello ucraino Andrii Sybiha.

(Keystone-ATS) Nei colloqui si è parlato di come porre fine al conflitto in Ucraina e del ruolo dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), che l’anno prossimo verrà presieduta dalla Svizzera. “Abbiamo discusso dei prossimi passi, incluso un cessate il fuoco”, ha dichiarato Cassis in un incontro con i media nella metropoli americana.

Ieri il presidente statunitense Donald Trump aveva dichiarato che l’Ucraina potrebbe riconquistare tutti i territori occupati dalla Russia, paese che ha definito una “tigre di carta che non può vincere la guerra”. Il consigliere federale ticinese ha affermato che queste dichiarazioni hanno colto di sorpresa i capi di Stato e di governo presenti a New York. “Donald Trump è Donald Trump, ha i suoi modi e la sua retorica – staremo a vedere cosa significhi davvero per l’Ucraina”.

Cassis ha anche partecipato a un vertice dedicato alla guerra a Gaza e alla soluzione dei due Stati. Sono ormai oltre 150 i paesi pronti a riconoscere lo Stato palestinese. Secondo il capo della diplomazia elvetica anche la Svizzera lo farà, ma nel momento opportuno: “e adesso, secondo il Consiglio federale e il parlamento, non è ancora il momento giusto.”

Cassis ha però criticato il fatto che gli Stati Uniti abbiano negato il visto al presidente dell’Autorità nazionale palestinese (ANP): “ciò è deplorevole, poiché il multilateralismo dev’essere il luogo in cui s’incontrano e discutono persone con posizioni diverse, nonostante le divergenze d’opinione”.

Avere un “Club of Friends” è facile; più difficile è guidare il “Club of everybody”. “Ciò non succederebbe a Ginevra. Lì può venire chiunque se l’obiettivo della sua presenza in Svizzera sono la stabilità e la pace”, ha ancora dichiarato il ministro degli esteri.

La decisione del Consiglio federale di non limitarsi a sostenere finanziariamente la Ginevra internazionale ma anche di prepararla al nuovo secolo con nuove priorità – assieme al Cantone e alla Città – è stata accolta molto positivamente dall’ONU. Per la Svizzera, ha spiegato, si tratta di mantenere sulle rive del Lemano gli elementi davvero prioritari. Naturalmente non può sostituire da sola i fondi statunitensi che vengono a mancare.

Cassis riparte per la Svizzera stasera.

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