ONU: Amherd, promozione pace sia più inclusiva
(Keystone-ATS) Il lavoro di pace deve diventare più inclusivo: lo ha affermato la presidente della Confederazione Viola Amherd in una riunione del Consiglio di sicurezza dell’ONU sul tema “Leadership per la pace” sottolineando che le donne danno un contributo importante.
“Dobbiamo riconoscere e rafforzare questo contributo”, ha affermato oggi Amherd a New York. A suo dire leadership significa anche stabilire degli standard, rispettarli e rendere responsabili coloro che li infrangono. La comunità internazionale non deve rimanere inattiva di fronte alle violazioni dell’invasione russa in Ucraina, in Medio Oriente, in Sudan o in Myanmar.
La vallesana ha quindi dichiarato che la Svizzera è profondamente preoccupata per gli attacchi aerei di Israele in Libano e per gli attacchi missilistici di Hezbollah contro lo Stato ebraico, e ha chiesto la cessazione delle ostilità e il ritorno alla diplomazia.
In seno al Consiglio di sicurezza dell’ONU la Svizzera si impegna fermamente per la pace, la stabilità e la protezione della popolazione civile. “Con la risoluzione presentata dalla Svizzera sulla protezione del personale umanitario e delle Nazioni Unite, sottolineiamo il nostro impegno”, ha dichiarato Amherd.
Anche la prevenzione riveste una grande importanza. Nel “Patto per il futuro” adottato all’inizio del vertice delle Nazioni Unite, gli Stati si sono impegnati a prevenire ulteriori conflitti invece di limitarsi ad alleviarne le conseguenze.
Secondo la presidente della Confederazione la prevenzione comprende gli aspetti dello sviluppo e della sicurezza, ma soprattutto il rispetto dei diritti umani: “senza la protezione e la promozione dei diritti umani universali non ci può essere una pace sostenibile”.
Amherd, che stasera rientrava in Svizzera, ha concluso il suo discorso al Consiglio di sicurezza con un appello alla cooperazione. “Nessuno può farcela da solo – ha affermato -. Ci vogliono partnership, coraggio e fiducia tra gli Stati.”