Oltre cento nuove accuse abusi sessuali contro Sean Combs
(Keystone-ATS) Aumentano a valanga le accuse di abusi sessuali contro Sean Combs, il mogul dell’hip hop rinviato a giudizio a New York per aver costretto una decina di ex collaboratori a fare atti di sesso non voluto con lui o in sua presenza.
Tony Buzbee, un avvocato del Texas, ha annunciato oggi che 120 altre persone lo hanno incaricato di rappresentarlo in una nuova azione legale contro l’impresario. “Il muro del silenzio è stato infranto”, ha detto Buzbee. Gli accusatori sono uomini e donne che avevano tra i 9 e i 38 anni all’epoca delle aggressioni.
Il numero delle nuove accuse non sembra avere precedenti nell’era del #MeToo. “Il più grande segreto nel mondo dell’entertainment è stato finalmente rivelato al mondo”, ha detto Buzbee nella conferenza stampa a Houston. Secondo Andrew Van Arsdale, uno dei legali degli accusatori che ha in precedenza rappresentato centinaia di vittime di molestie in una azione legale contro i Boy Scout d’America, la portata delle nuove denunce è “senza precedenti”.
Gli abusi sarebbero andati avanti per vent’anni a partire dai primi anni 2000. Molti accusatori speravano di sfondare nel mondo della musica quando avevano ricevuto inviti a partecipare a eventi organizzati da Combs. Le azioni legali saranno formalizzate nei prossimi giorni a New York, Los Angeles e Miami e includeranno nomi di complici – tra questi parenti di Combs -, luoghi dove si sarebbero svolti gli eventi, etichette discografiche e collaboratori dell’impresario: “Alcuni sono famosi”, ha detto Van Arsdale.
Combs è rinchiuso in attesa di giudizio in un carcere di Brooklyn. Nelle ultime ore l’ex re dell’hip hop ha presentato un nuovo ricorso per essere messo agli arresti domiciliari.