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Olanda: Dick Schoof designato premier

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) L’ex capo dell’intelligence olandese Dick Schoof è stato designato primo ministro dalla nuova coalizione di governo. Lo riportano i media olandesi. Succederà al liberale Mark Rutte, rimasto in carica per oltre tredici anni.

I quattro partiti di governo, guidati dall’ultradestra (Pvv) del leader nazionalista Geert Wilders, hanno annunciato nel pomeriggio una conferenza stampa congiunta con Schoof.

Schoof, 67 anni, è attualmente un alto funzionario del ministero della giustizia olandese, dopo aver guidato per anni l’agenzia di intelligence Aivd e l’agenzia antiterrorismo Nctv.

Dopo lunghi mesi di negoziati, il 15 maggio nei Paesi Bassi era stato trovato un accordo per la nascita di un nuovo governo di coalizione formato dal Pvv di Wilders (trionfatore delle elezioni del 22 novembre scorso), i liberali di destra (Vvd) guidati da Dilan Yesilgoz, il partito degli agricoltori Bbb e i centristi del Nuovo contratto sociale (Nsc) di Pieter Omtzigt. Il nome del premier non aveva tuttavia trovato il consenso necessario di tutte e quattro le anime della coalizione.

Dopo due settimane di fitte trattative e la rinuncia del laburista Ronald Plasterk – per settimane dato in pole per la guida del Paese – la scelta è ricaduta sul funzionario di alto rango, incaricato di trovare un compromesso sulla crisi sulla migrazione che nel luglio del 2023 portò alla caduta del Rutte IV.

Chi è Dick Schoof

Nato l’8 marzo del 1957 nella cittadina di Santpoort da una famiglia cattolica, Schoof – all’anagrafe Hendrikus Wilhelmus Maria – è il più giovane di sette fratelli. Prima di intraprendere la carriera come funzionario statale, ha studiato pianificazione urbana a Nimega. Allo scoccare dell’età pensionabile, l’ex capo dell’antiterrorismo prima e dell’intelligence poi – che vanta anche un passato politico tra le fila dei Laburisti – aveva chiesto e ottenuto la possibilità di continuare a lavorare al ministero della Giustizia per altri tre anni.

Le sue ambizioni politiche, osservano gli analisti olandesi, erano fin qui sconosciute. A marzo, tuttavia, aveva affermato di guardare con fiducia alla situazione politica del Paese. “Chi sono io per giungere alla conclusione che io vedo le cose nel modo giusto e gli altri no?”, aveva detto ai microfoni della testata De Groene Amsterdammer, respingendo l’idea secondo cui con l’ultradestra di Wilders al potere la democrazia fosse sul punto di morire.

Il premier designato guiderà ora i lavori per la formazione della squadra dei nuovi ministri e sottosegretari. L’insediamento potrebbe avvenire, stando a quanto indicato dai partiti di coalizione, prima della pausa estiva, all’inizio di luglio.

Schoof “sarà il premier di tutti”

Il nuovo premier designato nei Paesi Bassi, “ha una buona esperienza sui temi giusti ed è al di sopra dei partiti, una persona indipendente”, ha detto ai giornalisti il leader dell’ultradestra Wilders, definendosi “felice e orgoglioso” della scelta concordata con gli altri tre partiti di coalizione. Schoof “ha integrità ed è anche molto comprensivo”, ha aggiunto ancora Wilders in un post su X.

Gli alleati del nuovo governo nei Paesi Bassi celebrano il premier appena designato. Dopo la soddisfazione espressa dal leader dell’ultradestra (Pvv), Wilders, anche la numero uno dei liberali di destra (Vvd), Dilan Yesilgoz, ha manifestato il suo apprezzamento. L’ex capo dell’intelligence olandese “è il candidato di tutti e quattro i nostri partiti” di coalizione “e sarà premier per tutto il popolo olandese”, ha detto alla stampa la liberale dalle origini curde.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il leader centrista del Nuovo Contratto Sociale (Nsc), Pieter Omtzigt, secondo il quale Schoof “ha molta esperienza per i settori politici che contano”. Un encomio condiviso anche da Caroline van der Plas, alla guida del movimento civico degli agricoltori (Bbb). “Nel mondo instabile in cui viviamo, è positivo avere un primo ministro che abbia esperienza”, ha detto, ponendo l’accento sulle competenze dell’alto funzionario nel campo della “sicurezza”.

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