Oggi alle urne due oggetti federali e vari temi in undici cantoni

Oggi gli elettori svizzeri si pronunciano riguardo al decreto sull'imposta immobiliare cantonale per le abitazioni secondarie e alla legge sull'identità elettronica. Oltre ai due oggetti federali, il popolo si esprime anche su una serie di votazioni cantonali.
(Keystone-ATS) Per il progetto approvato dal Parlamento lo scorso dicembre di abolire il valore locativo e introdurre in cambio un’imposta speciale sulle residenze secondarie ad uso personale – che i cantoni sarebbero liberi o meno di riscuotere – si prospetta un esito molto tirato e combattuto. Stando all’ultimo sondaggio della SSR, infatti, il 51% dei votanti sarebbe favorevole al decreto, mentre il 45% si è detto contrario. Secondo le più recenti rilevazioni di 20 Minuten/Tamedia, invece, sarebbe il 54% dei votanti a volere l’abolizione del valore locativo, contro un 44% di contrari.
Per quanto riguarda il secondo oggetto federale in votazione, ovvero l’introduzione della legge federale sul mezzo d’identificazione elettronico (Legge sull’Id-e), l’esito alle urne si profila più chiaro. La SSR si aspetta una netta approvazione del testo del 59%, mentre dal sondaggio di 20 Minuten/Tamedia è emerso un consenso pari al 55%.
La partita resta però ancora aperta. Gli aventi diritto di voto avevano infatti già respinto una riforma analoga nel marzo del 2021. All’epoca i contrari criticarono in particolare il fatto che l’identificazione elettronica sarebbe stata emessa da privati.
Nel caso di un “sì” alla nuova legge questo pomeriggio, la responsabilità relativa all’emissione dell’Id-e sarebbe però nelle mani della Confederazione. L’Id-e, il cui utilizzo resterebbe in ogni caso facoltativo, consentirebbe ad esempio agli utenti di richiedere su Internet un estratto del casellario giudiziario, una patente di guida o di dimostrare la propria età al momento dell’acquisto di alcolici.
Le urne sono aperte fino a mezzogiorno.
Temi locali in 11 cantoni
Oltre al Ticino (due iniziative popolari volte ad alleggerire la fattura dei premi di cassa malati) oggi si vota anche in altri dieci cantoni su una serie di temi locali. A Zurigo gli aventi diritto di voto decideranno il termine entro quando il Cantone dovrà raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette. A Berna invece le urne saranno aperte per un’iniziativa contro gli aumenti ingiustificati degli affitti.
A Basilea Città i votanti si esprimono sull’iniziativa “Zämme in Europa” (“Insieme in Europa”): dopo il fallimento dell’accordo quadro con l’UE del 2021, il testo presentato dalla sezione renana del Movimento europeo svizzero mira a sancire nella Costituzione cantonale l’impegno di Basilea a favore di “relazioni buone e stabili” tra la Svizzera, l’UE e i paesi confinanti.
A Soletta i cittadini votano per una regolamentazione cantonale della presa a carico dei bambini complementare alla famiglia approvata dal Gran consiglio e contro la quale un comitato apartitico ha lanciato un referendum, criticandone gli ingenti costi a carico dei contribuenti. I solettesi sono inoltre chiamati ad esprimersi sul finanziamento dedicato alla ristrutturazione di una parte della stazione ferroviaria del capoluogo.
In Turgovia oggi si decide in merito alla revisione totale della legge cantonale sui giorni di riposo, che chiede di abolire il cosiddetto “divieto di ballare” (Tanzverbot in tedesco) nei giorni festivi religiosi. Venerdì Santo, domenica di Pasqua, domenica di Pentecoste, Digiuno federale e giorno di Natale. Gli eventi culturali e sportivi sarebbero consentiti anche in tali occasioni, a condizione che si svolgano in luoghi chiusi e che non vi partecipino più di 500 persone.
In Appenzello Esterno si vota invece sull’iniziativa “Nessuna coercizione nei confronti di bambini e adolescenti”, presentata in risposta alle direttive del Cantone e della Confederazione durante la pandemia di Covid-19. I promotori chiedono che misure come l’uso delle mascherine, i test o le vaccinazioni per questa fascia d’età non vengano promosse e non siano imposte senza il consenso dei genitori o di altri tutori legali.
Mentre nel canton Svitto il popolo si esprime su un aumento degli stipendi iniziali degli insegnanti, molto inferiori a quelli dei cantoni vicini, per ovviare al problema della penuria di docenti nella scuola pubblica. A Friburgo si decide su un’iniziativa che chiede di sancire nella Costituzione cantonale la protezione del Lago di Gruyère, delle sue rive e dei suoi dintorni.
A Ginevra il popolo è chiamato ad esprimersi su un freno all’indebitamento, oltre che su tre iniziative distinte (immunità per i poliziotti in servizio, penuria di alloggi e creazione di un’infrastruttura pedonale continua, diretta e sicura su tutto il territorio cantonale).
Infine, anche nel canton Vaud si decide su tre oggetti. Tra questi, una modifica costituzionale scaturita da un’iniziativa parlamentare che mira a facilitare l’accesso al diritto di votare e di essere eletti a livello comunale per i cittadini stranieri.