Netanyahu, obiettivo non è occupare Gaza, ma liberarla

"Il nostro obiettivo non è occupare Gaza, è liberare Gaza, liberarla da Hamas". Lo ha affermato oggi il premier Benyamin Netanyahu aprendo la conferenza stampa per i media stranieri.
(Keystone-ATS) Di seguito il premier ha illustrato in dettaglio il piano di Israele in cinque punti per l’operazione che era stato anticipato nei giorni scorsi.
Netanyahu ha poi dichiarato che “la guerra può finire domani se Hamas depone le armi e libera tutti gli ostaggi rimasti”, sottolineando che Gaza sarà smilitarizzata e Israele manterrà la “responsabilità della sicurezza”. In seguito a Gaza verrà istituita una “amministrazione civile non israeliana”. “Questo è il nostro piano per il giorno dopo”, ha detto.
In merito alla situazione umanitaria, secondo il capo del governo “gli unici che stanno deliberatamente morendo di fame sono i nostri ostaggi”. “La nostra politica – ha aggiunto – è sempre stata quella di scongiurare una crisi umanitaria” a Gaza. Israele ha distribuito “2 milioni di tonnellate di aiuti”, avvertendo gli abitanti della striscia per farli allontanare dal pericolo.
“Ma negli ultimi mesi Hamas ha boicottato gli aiuti creando una carenza di forniture”, ha aggiunto. Il premier ha anche accusato l’Onu di “non voler consegnare gli aiuti” fermi ai confini della Striscia.
Dopo aver accusato l’ONU, Netanyahu ha annunciato che verranno designati corridoi sicuri per la distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza, l’aumento del numero di punti di distribuzione sicuri gestiti dalla Ghf e un maggior numero di lanci aerei da parte delle forze israeliane e di altri partner.