Nestlé: nuovo Ceo critica la strategia del suo predecessore

Il presidente della direzione di Nestlé Laurent Freixe, in carica dallo scorso settembre, critica l'approccio del suo predecessore Mark Schneider, che è stato alla testa dell'impresa per quasi otto anni.
(Keystone-ATS) Le aperture verso nuove categorie di prodotti come gli integratori alimentari hanno “indebolito la struttura dell’organizzazione”, ha affermato Freixe in un’intervista pubblicata oggi dal Financial Times. La diversificazione decisa da Schneider ha portato a trascurare le attività di base della multinazionale alimentare.
Il manager francese ha detto di andare d’accordo con Schneider, ma allo stesso tempo ha sottolineato di avere il vantaggio di avere una comprensione “intima” dei processi interni di Nestlé. “Sono molto vicino alle persone e questo è un grande punto di forza”, ha chiosato il professionista che opera in seno al gruppo sin dal 1986.
Il dirigente ha escluso la possibilità di stimolare la crescita attraverso grandi acquisizioni o la vendita di parti dell’azienda. “Ci sono sempre persone che vedono la gestione del portafoglio come una soluzione rapida”, ha osservato. “Ma fusioni o acquisizioni non dovrebbero mai essere una strategia”.
Il 63enne non condivide nemmeno l’opinione comune che una struttura più snella renda l’impresa più agile. “Non vedo alcun vantaggio nel fatto che Nestlé diventi più piccola, a patto che possiamo sfruttare le nostre dimensioni e mostrare dinamismo”.
Riguardo al settore dei prodotti surgelati negli Stati Uniti – principale mercato del gruppo – l’esperto ha ammesso che “ha perso rilevanza e competitività”. A suo avviso non vi è però nulla di “fondamentalmente sbagliato” nel segmento. “C’è un’alta frequenza di consumo e siamo leader di mercato: è questo ciò che conta”, ha concluso.