Nestlé: buona la prima per il nuovo CEO, ma c’è ancora molto lavoro

Il nuovo CEO di Nestlé Philipp Navratil ha lasciato un'impressione convincente alla sua prima grande apparizione pubblica, ma dopo questo buon inizio c'è ancora tanto lavoro da fare.
(Keystone-ATS) È la reazione degli analisti alla presentazione ieri dei conti della multinazionale alimentare e all’annuncio della soppressione di 16’000 posti di lavoro.
È opinione comune che il 49enne abbia agito in modo credibile, aperto e con una palpabile volontà di cambiamento. Gli esperti si sono concentrati soprattutto sulla scelta delle parole di Navratil. Secondo JPMorgan, ha trovato “il tono giusto”: il manager ha comunicato in modo trasparente, ha chiesto rapidità e ha sottolineato l’importanza di una cultura che premia maggiormente le prestazioni. Gli esperti hanno valutato positivamente anche la sua apertura nel riconoscere le debolezze nel marketing e nell’annunciare miglioramenti.
Per UBS il nuovo presidente della direzione ha trasmesso ottimismo: ha sottolineato che Nestlé dispone dei “leader giusti”, ma vuole orientare maggiormente la cultura aziendale ai risultati. Stando a Jefferies sotto la guida di Navratil il tono all’interno del gruppo si è spostato verso una maggiore agilità e trasparenza: i tagli dei costi annunciati e lo stile di leadership risoluto sottolineano la sua determinazione a rendere l’azienda più competitiva.
Kepler descrive l’ex numero uno di Nespresso come “aperto e orientato all’azione”. Il dirigente ha chiarito che la perdita di quote di mercato è “inaccettabile” e che l’impresa deve accelerare il passo. La riduzione del personale è un segnale della serietà delle intenzioni. La sua presentazione è stata un successo, ma ora deve mettere in pratica la determinazione che ha dimostrato “con convinzione e coerenza”.
“Un buon inizio, ma c’è ancora molto lavoro da fare”, osserva Barclays. La nuova guida dell’azienda deve mostrare come Nestlé possa effettivamente crescere più rapidamente: sebbene i nuovi risparmi siano utili, finora sono stati limitati. In un contesto di anni di andamento debole del corso dell’azione Navratil è già il terzo CEO in meno di 18 mesi. I dati positivi sulla crescita presentati giovedì da Nestlé sono ancora attribuibili al predecessore Laurent Freixe.
Dopo aver guadagnato ieri il 9%, l’azione Nestlé nella prima mezz’ora di contrattazioni perde oggi l’1,0% in borsa di Zurigo, nel quadro di un indice SMI in calo comunque dell’1,4% a causa dei timori sulla tenuta del credito negli Stati Uniti. Dall’inizio di gennaio il titolo ha guadagnato l’11%, ma negative rimangono le performance sull’arco di uno (-4%) e di cinque anni (-23%).