Morta Koyo Kouoh, prima curatrice africana Biennale Arte del 2026

È morta all'età di 57 anni Koyo Kouoh, nominata a dicembre prima curatrice africana della Biennale d'Arte, in programma nel 2026. È la stessa Biennale a dare la notizia della sua scomparsa.
(Keystone-ATS) “La Biennale di Venezia apprende con sgomento la notizia della improvvisa e prematura scomparsa di Koyo Kouoh, curatrice della Biennale Arte 2026” dice una breve nota. “La sua morte – aggiunge l’ente culturale di Ca’ Giustinian – lascia un vuoto immenso nel mondo dell’arte contemporanea e nella comunità internazionale di artisti, curatori e studiosi, che hanno apprezzato il suo straordinario impegno intellettuale e umano”.
Koyo Kouoh, originaria del Camerun, era stata indicata alla guida della prossima Mostra veneziana dal Cda della Biennale nel dicembre 2024.
La presentazione del titolo e del tema della 61esima Esposizione si sarebbe dovuta svolgere fra dieci giorni, il 20 maggio. Un progetto al quale Kouoh ha lavorato in questi mesi “con passione, rigore e visione”.
I legami con la Svizzera
“La Biennale di Venezia tutta – conclude la nota – si stringe con affetto alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno condiviso con lei un percorso di ricerca e di pensiero critico sull’arte contemporanea”.
Nata a Douala, in Camerun, Koyo Kouoh è cresciuta in Svizzera e si è trasferita negli anni Novanta a Dakar, in Senegal, dove ha fondato l’istituzione artistica Raw Material Company. Nel 2017 è stata responsabile del Padiglione svizzero intitolato “Ataraxia”, pure alla Biennale di Venezia. Nel 2020 è stata fra i vincitori del Gran Premio svizzero d’arte / Prix Meret Oppenheim, assegnato dall’Ufficio federale della cultura.