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MO: Hamas, gli ostaggi nelle bare se l’Idf cerca di liberarli

Keystone-SDA

Hamas ha minacciato di restituire gli ostaggi nelle bare se Israele cercherà di liberarli con la forza.

(Keystone-ATS) Hamas ha dichiarato in un comunicato che “sta facendo tutto il possibile per mantenere in vita gli ostaggi, ma i bombardamenti israeliani casuali stanno mettendo in pericolo le loro vite”. “Ogni volta che l’Idf tenta di recuperare i suoi rapiti con la forza, finisce per riportarli indietro dentro le bare”, ha aggiunto.

Il Ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, ha nel frattempo dichiarato mercoledì che almeno 830 persone sono state uccise nel territorio palestinese da quando Israele ha ripreso gli attacchi su larga scala il 18 marzo.

Secondo il ministero, tra le vittime ci sono 38 persone uccise nelle ultime 24 ore. Il bilancio complessivo delle vittime nella guerra iniziata il 7 ottobre 2023 ha raggiunto 50.183 morti.

Frattanto, l’Idf ha riferito che sono stati identificati due razzi lanciati dal centro della Striscia verso Israele. Uno dei razzi è stato intercettato dall’aeronautica, mentre l’altro è esploso nell’area di Zimrat, una località vicino al confine con Gaza. L’allarme è stato attivato nelle comunità israeliane della zona.

Dal canto suo, alla plenaria della Knesset, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che “quanto più Hamas persisterà nel suo rifiuto di rilasciare i nostri ostaggi, tanto più forte sarà la pressione che eserciteremo. Io dico a Hamas: questo include la conquista di territori e altre cose che non approfondirò qui”.

Intanto, centinaia di persone partecipano a una manifestazione promossa dalle università in via Gaza a Gerusalemme, proprio nei pressi della residenza privata del primo ministro Netanyahu. Anche membri del corpo docente dell’Università di Tel Aviv si sono uniti alla protesta.

Inoltre, un gruppo di attivisti dell’organizzazione israeliana Mounted Battalions ha bloccato oggi l’autostrada che collega Tel Aviv a Gerusalemme. I manifestanti hanno invocato la disobbedienza civile e scandito slogan come “niente traffico senza democrazia”, provocando forti rallentamenti.

Dal canto loro, tre uomini della comunità ortodossa sono stati arrestati nelle ultime 24 ore all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv dopo che non si erano presentati per l’arruolamento obbligatorio. Contro di loro erano stati emessi mandati di arresto per non essersi presentati alla leva. Il Comitato delle scuole ebraiche ha invitato tutti gli studenti a verificare la propria posizione legale prima di partire per l’estero durante la Pasqua ebraica.

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