MO: “Netanyahu ha deciso, nel mirino strutture militari Iran”

(Keystone-ATS) Nel lungo vertice notturno, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha preso decisioni chiave sulla risposta da dare all’attacco missilistico iraniano del primo ottobre.
Lo riferisce il Times of Israel citando un funzionario iraniano secondo cui l’attenzione di Israele sarebbe rivolta alle strutture militari iraniane, anche se questo – prosegue il giornale – potrebbe cambiare. Anche la tv Kan sostiene che la riunione è stata “una discussione decisiva sulla questione iraniana”.
“C’è solo una forza al mondo che sta combattendo l’Iran in questo momento. C’è solo una forza al mondo che ostacola la conquista dell’Iran. E quella forza è Israele”, ha precisato il primo ministro israeliano a una delegazione della Conferenza dei Presidenti delle Principali Organizzazioni Ebraiche Americane presso l’Ufficio del Primo Ministro a Gerusalemme. “Se non combattiamo, moriamo. Ma non è solo la nostra lotta, è la lotta del mondo libero, e direi la lotta del mondo civilizzato”, ha detto Netanyahu. “Vogliono soggiogare il mondo e riportarlo ai tempi bui”.
Intanto, il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, e l’omologo saudita, Faisal bin Farhan, hanno avuto “colloqui utili e costruttivi sugli ultimi sviluppi nella regione e sulla situazione a Gaza e Libano”. Durante il colloquio a Riad, Araghchi e Bin Farhan “hanno sottolineato che la guerra a Gaza e in Libano deve cessare e che deve essere consentita la fornitura di assistenza umanitaria ai rifugiati e agli sfollati immediatamente”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baghaei, in un messaggio su X.
“I due ministri hanno anche esaminato lo stato più recente delle relazioni bilaterali e hanno ribadito la loro determinazione comune a continuare a migliorare le relazioni in ambito politico, di sicurezza ed economico”, ha aggiunto il funzionario. Dopo l’Arabia Saudita, è previsto che il capo della Diplomazia di Teheran visiti il Qatar e altri Paesi della regione.
“Hezbollah mantiene la sua forza”
Dal canto suo, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. ha affermato che, nonostante i bombardamenti e le operazioni di terra israeliane in Libano, Hezbollah mantiene la sua forza e le sue capacità organizzative.
Le incursioni dell’esercito israeliano nel territorio libanese “sfociano in scontri violenti con i miliziani di Hezbollah e in perdite significative”, ha osservato la portavoce, citata dall’agenzia Ria Novosti. “Secondo le nostre valutazioni – ha aggiunto – il partito sciita, inclusa la sua ala militare, non ha perso il controllo e mostra una organizzazione”.
Frattanto, un cittadino israeliano con passaporto britannico è stato arrestato a Beirut: lo ha riferito il quotidiano libanese Al-Akhbar, ripreso da “Haaretz”. Secondo quanto riportato dai media libanesi, l’israeliano è Joshua Tartakovsky, 42 anni, che si è presentato come giornalista.
Al-Akhbar ha affermato che una ricerca su Internet su Tartakovsky lo ha presentato come un dipendente del quotidiano del partito comunista israeliano “Zo HaDerech” e ha provato che quest’anno sono stati pubblicati solo due articoli a suo nome.
Tartakovsky è nato negli Stati Uniti, prosegue Al Akhbar citato dal Jerusalem Post. Ynet riferisce invece che si tratta di un ex ultra ortodosso di Gerusalemme.
Al Akhbar – aggiungono i media israeliani – ha sottolineato inoltre che negli ultimi giorni alcuni giornalisti occidentali hanno preso parte a visite giornaliere nel sobborgo meridionale di Dahiyeh a Beirut – roccaforte di Hezbollah dove è stato ucciso il leader Hassan Narsallah e altri esponenti di spicco – “con il pretesto di ispezionare le distruzioni causate dagli attacchi israeliani”, sollevando i sospetti delle autorità locali.