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Mistero a Dubai, uccisa la coppia russa delle cripto

Keystone-SDA

I corpi del miliardario russo Roman Novak e di sua moglie Anna, esperti di criptovalute, sono stati trovati smembrati e sepolti nel deserto vicino a Dubai, a circa un mese dalla loro scomparsa.

(Keystone-ATS) I due ostentavano la loro ricchezza sui social e vantavano finte conoscenze con sceicchi e miliardari. Un omicidio efferato, dietro cui si sarebbe un giro di truffe e il cui movente sarebbe un tentativo di estorsione. La morte sarebbe avvenuta dopo un incontro con aspiranti investitori. Ma i condizionali sono d’obbligo in una storia fumosa in cui le verifiche sono complesse.

Di certo c’è che otto presunti responsabili sono già stati individuati dagli investigatori russi, anche se qualcuno ventila che si tratti di una messa in scena della coppia per sfuggire al proprio passato.

Perchè quella di Roman Novak, di 38 anni e originario di San Pietroburgo, non era certo una vita specchiata. In Russia ha ancora un debito ufficiale di oltre 6,4 milioni di rubli (poco meno di 700 mila euro), hanno riferito alla Tass le forze dell’ordine locali. Nel novembre 2020, Roman Novak era stato condannato a sei anni di carcere per frode, ricorda sempre la agenzia russa. Le sue vittime, scrive il giornale online di San Pietroburgo Fontanka, erano diversi investitori che avevano puntato milioni nel software di scambio di criptovalute Transcrypt, per poi perdere tutto.

Dopo aver scontato la pena, nel 2023 Novak aveva lasciato San Pietroburgo. Da allora aveva intrapreso con la famiglia una vita fatta di lusso, viaggi e spiagge. Ma apparentemente Novak non aveva perso il vizio, e aveva lanciato un progetto per una app, ‘Fintopio’, dedicata ai trasferimenti di criptovalute con sviluppatori ucraini. Anche in questo caso i soldi sarebbero finiti in fumo, con gli ignari investitori tuffati per un danno che, sempre per Fontanka, è di mezzo miliardo di dollari.

Poi forse un incontro fatale a Dubai, il 2 ottobre, quando la coppia ha improvvisamente perso i contatti con le proprie famiglie. Secondo Fontanka i due sarebbero stati assassinati in una villa in affitto alla periferia di Hatta, dove erano stati attirati con il pretesto di incontrare potenziali investitori. In realtà criminali che volevano derubarli del portafoglio di criptovalute di Novak, convinti contenesse miliardi di dollari. Avendolo trovato vuoto, i criminali avrebbero ucciso la coppia. Ma qui il racconto si perde in congetture e ipotesi.

Certo è che, come riporta Tass, il Comitato Investigativo della Federazione Russa per San Pietroburgo ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per omicidio. Dietro al rapimento, hanno spiegato gli inquirenti, ci sarebbe un tentativo di estorsione di criptovaluta. I sospettati del crimine sono stati fermati in Russia. Tre dei fermati, dopo essere fuggiti dagli Emirati Arabi Uniti, sono accusati di omicidio: sarebbero due soldati reduci dal conflitto in Ucraina e un ex poliziotto poi diventato trafficante di droga.

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