Miglioramenti da Temu dopo intervento SECO

Temu ha apportato miglioramenti al suo sito web dopo i negoziati con la Segreteria di Stato all'economia (SECO), conclusi all'inizio di aprile. In particolare indicherà i prezzi effettivi in caso di sconti e regolamenterà la definizione di "quasi esaurito".
(Keystone-ATS) Lo scorso anno le associazioni dei consumatori e dei commercianti svizzeri avevano segnalato alla SECO alcune pratiche scorrette sul sito, in particolare per i ribassi su prezzi in realtà non effettivi e di nuove offerte sistematicamente etichettate come quasi esaurite.
“È inaccettabile che la Svizzera stia a guardare e permetta a queste piattaforme di espandersi in un vuoto giuridico, per così dire, senza rispettare le regole locali”, avevano sostenuto la Swiss Retail Federation e altre organizzazioni, chiedendo che “la Confederazione crei finalmente condizioni di parità per tutti gli operatori del mercato”.
In un comunicato la SECO precisa che ora, in caso di sconti o confronti delle tariffe, sarà specificato che il prezzo di riferimento barrato rappresenta il “prezzo dell’articolo su Temu immediatamente prima dell’applicazione della riduzione”. Vengono inoltre indicati il nome, l’indirizzo e l’indirizzo e-mail del venditore.
Un articolo potrà essere definito “quasi esaurito” se il livello delle scorte è compreso tra 20 e 99 unità e si prevede che non sarà più disponibile entro pochi giorni. Finora l’indicazione veniva utilizzata quando le scorte erano comprese tra 20 e 199 unità. Un meccanismo di controllo garantisce che questa informazione venga mostrata solo per l’intervallo previsto, precisa la nota.
Sono state pure eliminate diverse affermazioni nel sito e nelle e-mail di marketing che mettevano gli utenti sotto pressione (come “Affrettati!”, “un articolo nella sua lista dei preferiti è quasi esaurito”, ecc.) e altre appaiono invece con una frequenza minore (“Offerta lampo”).
Whaleco, una società di recupero crediti fondata da Temu a Basilea, si è impegnata a mantenere queste modifiche. Da parte sua, la SECO ha confermato che non è prevista alcuna azione legale contro la società, ma la riterrà responsabile in caso di nuovi reclami in merito alla correttezza dell’offerta.