Meyer Burger: presto potrebbe dover dire addio alla borsa svizzera

Meyer Burger potrebbe presto dover lasciare la borsa svizzera.
(Keystone-ATS) Il SIX Regulatory Board – entità indipendente del gruppo finanziario SIX che stabilisce le normative rilevanti per la piazza elvetica – intende togliere dal mercato l’azienda bernese specializzata nella produzione di moduli solari ad alte prestazioni, un tempo grande speranza del settore europeo e oggi in gravi difficoltà finanziarie.
Meyer Burger non otterrà inoltre alcuna esenzione temporanea dagli obblighi relativi alla pubblicazione e alla presentazione del rapporto annuale 2024, ha indicato SIX in un comunicato odierno. La decisione del Regulatory Board non è ancora definitiva: può infatti essere impugnata entro 20 giorni dinanzi all’autorità di ricorso.
La negoziazione delle azioni Meyer Burger è attualmente interrotta e per il momento lo rimarrà. Dopo l’annuncio dell’eventuale delisting definitivo le contrattazioni saranno riaperte e resteranno possibili per tre mesi fino all’ultimo giorno di scambi.
Come si ricorderà il gruppo ha presentato istanza di fallimento per le sue filiali negli Stati Uniti (280 dipendenti) e in Germania (oltre 600 lavoratori). L’azione della società alla borsa svizzera è stata sospesa il 2 giugno. Il titolo valeva 0,75 franchi: ha perso il 64% da inizio gennaio. Ancora più drammatica è la performance sull’arco di un anno (-86%) e di un lustro (-97%).
Meyer Burger è stata fondata nel 1953 e da 40 anni opera sul mercato solare, un comparto reso molto difficile in Europa a causa della concorrenza cinese. La strategia dell’azienda di puntare sull’elevata qualità si è scontrata con i prezzi più contenuti dei prodotti in arrivo dall’Asia, in un contesto in cui non sono giunti sostegni politici nel vecchio continente.