Meyer Burger, fine delle negoziazioni in Borsa

Il produttore di impianti fotovoltaici Meyer Burger dice definitivamente addio alla Borsa svizzera. L'ultimo giorno di contrattazioni è fissato al 13 gennaio 2026, fa sapere oggi l'autorità di controllo SIX Exchange Regulation (SER).
(Keystone-ATS) Le negoziazioni dei titoli dell’azienda con sede a Thun (BE) erano momentaneamente sospese. Tuttavia, gli scambi sul mercato finanziario elvetico sono ripartiti oggi, con l’avvio delle seduta odierna, e rimarranno possibili per i prossimi tre mesi, fino all’addio definitivo. Meyer Burger non ha pubblicato e presentato in tempo utile il rapporto annuale 2024 e non ha inoltrato alcun ricorso. La decisione del Regulatory Board è quindi definitiva.
Il gruppo aveva presentato istanza di fallimento per le sue filiali negli Stati Uniti (280 dipendenti) e in Germania (oltre 600 lavoratori). L’azione della società alla Borsa svizzera è stata sospesa il 2 giugno. Al 30 maggio, il titolo valeva appena 0,75 franchi: ha perso il 64% da inizio gennaio. Ancora più drammatica è la performance sull’arco di un anno (-86%) e di un lustro (-97%).
Meyer Burger è stata fondata nel 1953 e da 40 anni opera sul mercato solare, un comparto reso molto difficile in Europa a causa della concorrenza cinese. La strategia dell’azienda di puntare sull’elevata qualità si è scontrata con i prezzi più contenuti dei prodotti in arrivo dall’Asia, in un contesto in cui non sono giunti sostegni politici nel vecchio continente.