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Media, da lunedì più di 700 morti in Libano per i raid

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) I raid israeliani hanno causato la morte di più di 700 persone in Libano da lunedì. È la stima di Al Jazeera. Seicento persone sono state uccise nei primi due giorni di attacchi.

Il numero medio di bambini uccisi al giorno in Libano questa settimana è più che doppio rispetto al numero di bambini uccisi al giorno durante il devastante conflitto del 2006, rileva invece l’Unicef, che invoca una “de-escalation immediata, avvertendo che un conflitto su larga scala avrebbe un impatto devastante sugli 1,3 milioni di bambini del Paese”.

“Si stima che durante il conflitto del 2006, durato 33 giorni, siano stati uccisi 400 bambini, ovvero circa 12 bambini al giorno. Secondo il Ministero della Sanità libanese, 50 bambini sono stati uccisi nell’arco di due giorni, lunedì e martedì di questa settimana. Il ministero prevede inoltre che altri bambini siano rimasti sepolti sotto le macerie degli edifici distrutti in tutto il Paese”. “Gli attacchi in Libano stanno uccidendo e ferendo i bambini a un ritmo spaventoso”, ha dichiarato Edouard Beigbeder, Rappresentante dell’Unicef in Libano.

Si stima che solo nelle ultime 72 ore centinaia di migliaia di persone siano state sfollate nelle comunità ospitanti e più di 70.000 nei rifugi, secondo l’Unità di gestione del rischio di disastri del Libano. Prima delle intense operazioni militari di questa settimana, più di 111.000 persone, tra cui più di 39.000 bambini, erano già state sfollate da villaggi e città nel sud del Libano. È molto probabile che ora vengano sfollate per la seconda volta, sostiene l’Unicef che segnala anche che 30mila persone sono rimaste senza acqua potabile.

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