Maltempo 2024 hanno causato 13 morti e costi per 1 mia

Nel 2024, il maltempo in Svizzera ha causato la morte di 13 persone. A questo bilancio si aggiungono tre vittime tuttora disperse. I danni ammontano inoltre a più di 900 milioni di franchi.
(Keystone-ATS) È quanto emerge dal rapporto annuale pubblicato oggi dall’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL).
Lo scorso anno è stato caratterizzato in particolare da episodi meteorologici “catastrofici” verificatisi nella seconda metà di giugno nel Vallese, in Vallemaggia e in Mesolcina (GR). Le piogge intense e prolungate, i cui effetti sono stati aggravati dallo scioglimento delle nevi, hanno provocato inondazioni e smottamenti.
Anche la Val de Bagnes (VS) all’inizio di luglio e Brienz (BE) nel mese di agosto sono state teatro di devastanti colate detritiche, ha precisato il WSL in un comunicato odierno. In totale, nel 2024 le intemperie hanno causato la morte di 13 persone. Otto sono morte nelle colate detritiche e cinque nelle inondazioni.
Quasi un miliardo di danni
Il maltempo dello scorso anno ha provocato anche ingenti danni materiali. Il WSL stima che nel 2024 le inondazioni, le colate detritiche, le frane, le cadute di massi e gli smottamenti abbiano causato danni per circa 905 milioni di franchi.
Secondo l’istituto, si tratta di un importo eccezionale. Bisogna risalire al 2005 per trovare una cifra così elevata. Dal 1972, anno in cui il WSL ha iniziato a raccogliere sistematicamente informazioni sui danni causati dalle intemperie, questi 905 milioni di franchi occupano il quinto posto nella classifica degli importi più elevati.
Il Ticino duramente colpito
Nel 2024, la catastrofe meteorologica più mortale della Svizzera si è verificata nella notte tra il 29 e il 30 giugno in Ticino, nell’alta Vallemaggia. “Enormi masse di detriti provenienti da una colata detritica hanno sepolto parti delle frazioni di Fontana e Mondada in Val Bavona, causando cinque vittime”.
L’istituto WSL non prende in considerazione nei suoi calcoli i danni causati da valanghe, pressione della neve, terremoti, fulmini, grandine e venti tempestosi. Il suo rapporto annuale contiene “solo” informazioni relative a inondazioni, colate detritiche, smottamenti, frane e cadute di massi.