Lukashenko, “missili russi Oreshnik schierati in Bielorussia”
Il presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko, ha annunciato che il nuovo sistema missilistico russo Oreshnik è entrato in servizio sul territorio bielorusso a partire da ieri, 17 dicembre.
(Keystone-ATS) Lo ha dichiarato nel suo discorso al popolo e al Parlamento bielorusso durante l’Assemblea popolare bielorussa a Minsk.
“Le prime posizioni sono equipaggiate con il sistema missilistico Oreshnik; è arrivato ieri e sta entrando in servizio”, ha dichiarato Lukashenko, citato da Ria Novosti.
Il missile ipersonico a medio raggio Oreshnik è un sistema d’arma con testate multiple, che possono essere convenzionali o nucleari. È stato utilizzato per la prima volta nel novembre 2024 su uno stabilimento industriale militare nella città ucraina di Dnipro. Lo scorso anno il presidente Lukashenko aveva annunciato l’intenzione di schierare il missile ipersonico nel territorio bielorusso. Ad agosto di quest’anno erano state installate le prime posizioni per il nuovo sistema d’arma nel Paese.
Intanto, il segretario generale della Nato Mark Rutte nel corso della sua visita in Polonia ha dichiarato: “Vladimir Putin deve sapere che dopo un accordo di pace, se tenterà di attaccare nuovamente l’Ucraina, la reazione sarà devastante. Ed è proprio con questo intento che stiamo elaborando le garanzie di sicurezza”. Rutte ha però precisato che la Nato non sarà parte direttamente delle garanzie per ragioni “pratiche”.
Dal canto suo, il cancelliere federale Friedrich Merz intende utilizzare il patrimonio della Banca centrale russa immobilizzato in Germania a sostegno dell’Ucraina, si tratta di una concessione alle richieste del governo belga. Lo riferisce l’agenzia tedesca Dpa che cita persone impegnate nelle trattative.
Intanto, la notte scorsa i droni a lungo raggio del Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu) hanno colpito l’aeroporto militare di Belbek, nei pressi di Sebastopoli, nella Crimea occupata dai russi dal 2014. Lo riferisce la Sbu sul proprio sito.
Secondo i servizi segreti ucraini, in seguito agli attacchi mirati dei droni ucraini, sono stati colpiti due sistemi di rilevamento radar a lungo raggio “Nebo-SVU”, un sistema missilistico antiaereo Pantsir-S2, un aereo MiG-31 e un radar 92N6.