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Logitech, tribunale vieta la convocazione dell’assemblea annuale

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Un tribunale vodese ha temporaneamente vietato a Logitech di convocare l’assemblea generale annuale.

La misura fa seguito a un’istanza presentata da Daniel Borel, uno dei fondatori del produttore svizzero-americano di mouse, tastiere e webcam, che intende presentare un candidato alternativo per la posizione di presidente del consiglio di amministrazione (Cda).

Il provvedimento, emerge dal dossier consultato dall’agenzia Awp, è giunto quale misura superprovvisionale, cioè come misura cautelare senza ascolto della parte avversa. Dieci giorni or sono Borel aveva chiesto che all’azienda fosse impedito di pubblicare un avviso di convocazione di un’assemblea degli azionisti in cui non fosse inserita la sua proposta. La corte dovrà poi ulteriormente esprimersi sul caso.

Il 74enne, che detiene una partecipazione dell’1,5% nel gruppo, si oppone alla rielezione di Wendy Becker quale presidente del Cda, come peraltro già fatto lo scorso anno. L’imprenditore vorrebbe che al suo posto subentrasse Guy Gecht, che l’anno scorso aveva svolto il ruolo di Ceo ad interim di Logitech dopo la partenza di Bracken Darrell. Gecht ha però rifiutato la nomina.

Borel ha ripetutamente criticato Wendy Becker durante il suo mandato, sostenendo che non dispone delle conoscenze necessarie per gestire un’azienda tecnologica come Logitech. Ritiene inoltre che Becker – presidente dal 2019 e unica donna alla testa di un Cda di un’impresa quotata nello SMI, il listino dei 20 titoli principali della borsa svizzera – avrebbe dovuto imporre misure di riduzione dei costi all’indomani del boom delle vendite generato dalla pandemia e che avrebbe dovuto sostituire prima Darrell.

Una settimana fa Logitech aveva annunciato che Becker – manager con origini americane nonché passaporti di Regno Unito e Italia – intendeva svolgere un ultimo anno quale presidente, ma che non si sarebbe candidata per la rielezione all’assemblea generale annuale dell’autunno 2025.

Le novità odierne hanno avuto scarso impatto in borsa: l’azione Logitech nel pomeriggio marciava praticamente sul posto, analogamente all’indice SMI. Dall’inizio dell’anno il valore ha guadagnato il 4% e assai dinamica è la performance sull’arco di 52 settimane: +52%. Va peraltro sottolineato come il titolo sia attualmente scambiato a circa 83 franchi. Nel 2021, sulla scia del boom del fatturato seguito alle nuove realtà dettate dal Covid, telelavoro in primis, il corso aveva raggiunto un massimo di 125 franchi.

Fondata nel 1981 a Apples (VD), Logitech si è rapidamente espansa nella Silicon Valley californiana, specializzandosi nelle periferiche per computer. Oggi è una realtà presente in tutto il mondo con prodotti di vari marchi: oltre a Logitech vanno citati Logitech G, ASTRO Gaming, Ultimate Ears, Jaybird, Blue Microphones e Streamlabs. Nell’esercizio 2023/2024, chiuso a fine marzo, il gruppo ha realizzato un fatturato di 4,3 miliardi di dollari (3,9 miliardi di franchi al cambio attuale) e un utile netto di 612 milioni di dollari.

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