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Lecornu supera mozioni sfiducia

Keystone-SDA

Il governo Lecornu 2 si salva con 18 voti di margine e non con i 24 previsti. La mozione di sfiducia presentata da La France Insoumise (LFI) è stata respinta con 271 voti sui 289 necessari per avere la maggioranza.

(Keystone-ATS) Delle due mozioni di sfiducia presentate, quella del partito di Jean-Luc Mélenchon era l’unica che aveva possibilità di essere approvata, dal momento che oltre agli alleati di sinistra Verdi e comunisti, è stata votata anche dall’estrema destra del Rassemblement National e del partito di Eric Ciotti.

Appena 5 deputati si sono in effetti uniti ai 139 del Rassemblement National per votare la seconda mozione di sfiducia presentata dal partito di Marine Le Pen che – come previsto – è stata bocciata ampiamente con 144 voti a favore sui 289 necessari per l’approvazione.

Sébastien Lecornu aveva risposto brevemente ma in modo molto deciso all’illustrazione delle mozioni di sfiducia al suo governo. L’esecutivo “non ha paura del popolo”, ha detto Lecornu con forza rivolto ai banchi della destra, dove siede Marine Le Pen, ricordando alla leader dell’estrema destra le diverse occasioni nelle quali ha avuto occasione di presentarsi alle elezioni e in cui è uscita sconfitta.

“Davanti a voi – ha detto Lecornu – avete un governo sostenuto da una base abbastanza ampia di deputati per stare in piedi”. Fra le proteste dell’estrema destra, Lecornu ha poi accusato Le Pen “di mentire davanti ai francesi” rinviando al voto, “un momento di verità” fra “ordine repubblicano” e “disordine”. “Le elezioni presidenziali arriveranno – ha concluso – lei avrà l’occasione di fare campagna elettorale, per ora non prendete in ostaggio la manovra”.

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