Lavrov, “stiamo spingendo gli ucraini fuori da Kursk”
(Keystone-ATS) L’esercito russo sta spingendo con sicurezza le truppe ucraine fuori dalla regione di Kursk, e avrà sicuramente successo. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov citato dalla Tass.
“Specialisti militari occidentali” sovrintendono ai bombardamenti ucraini in Russia, ha affermato ancora Lavrov. “Controllano letteralmente in modo manuale i bombardamenti contro obiettivi civili”, ha aggiunto il capo della diplomazia russa, citato dall’agenzia Tass.
Intanto, il Guardian scrive – citando “fonti del governo britannico” all’indomani dalla rara missione in tandem dei capi delle diplomazie dei due Paesi, Antony Blinken e David Lammy, a Kiev – che una decisione per il via libera all’Ucraina a usare missili occidentali Storm Shadow a lungo raggio anche contro obiettivi situati in profondità nel territorio della Russia “è stata già presa” dagli Usa e dal Regno Unito, ma gli alleati non intendono per ora renderla pubblica.
Di un via libera britannico già deciso aveva scritto ieri anche il Times. Il Guardian aggiunge di attendersi tuttavia che la decisione non venga formalizzata pubblicamente nemmeno nell’ambito del faccia a faccia di domani a Washington fra il presidente Joe Biden e il primo ministro Keir Starmer. Non chiarisce inoltre se la mancata ufficializzazione dell’iniziativa sia di sostanza o di facciata: ovvero se, in effetti, l’ok non sia già stato dato sotto banco alla leadership di Kiev.
Dal canto suo, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito che il permesso degli Usa e della Gran Bretagna a Kiev di utilizzare i missili a lungo raggio per colpire in profondità il territorio russo aumenta il coinvolgimento occidentale nel conflitto ucraino e provocherà una reazione di Mosca. Lo si legge in un’intervista al quotidiano Izvestia ripresa dalla Tass.
Già ieri il portavoce di Vladimir Putin aveva detto che la Russia avrebbe dato una risposta “appropriata” all’uso dei missili americani Atacms e britannici Storm Shadow contro il suo territorio. Quanto alla decisione di Washington e Londra di concedere il permesso a Kiev, essa “è stata presa già da molto tempo”, ha aggiunto, anche se si attende il momento più opportuno per renderla ufficiale.
Nel frattempo, durante la notte scorsa le forze russe hanno preso di mira le infrastrutture critiche e civili della città di Konotop nella regione di Sumy utilizzando droni di tipo Shahed e, stando al bilancio attuale, 14 persone sono rimaste ferite. Lo rende noto Ukrinform citando fonti locali.
“Fino alle 08:00 del mattino (di oggi) si contano 14 civili che hanno richiesto assistenza medica. Mentre si sono riscontrati danni a un edificio residenziale privato, una struttura sanitaria e una scolastica, tre auto, dei garage, un negozio e una banca”, ha informato la locale Procura.