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La Francia riaccende la memoria di André Malraux

Keystone-SDA

E' stato uno dei più grandi intellettuali di Francia del secolo scorso, politico, scrittore, pensatore, critico d'arte, resistente nonché primo ministro della Cultura a Parigi.

(Keystone-ATS) La Francia celebrerà nel 2026 la figura di André Malraux, a 50 anni dalla morte e a 30 anni dal solenne ingresso delle sue spoglie al Panthéon.

Posta sotto al patrocinio del presidente, Emmanuel Macron, la rassegna ”2026, Année Malraux”, ambisce ad essere una celebrazione nazionale ed interazionale, dedicata a questa figura emblematica della cultura francese ed europea, morto il 23 novembre 1976. ”Il suo pensiero e l’azione continuano ad ispirare la nostra epoca”, si legge in una nota diffusa dalla ministra della Cultura, Rachida Dati.

Tra gli appuntamenti previsti il prossimo anno in omaggio all’autore di “La condition humaine” (Prix Goncourt, 1933), la mostra “Malraux et l’art moderne – De Degas à Zao Wou-ki ” al Musée d’art moderne di Le Havre, la ristampa delle sue opere per vari editori, e a New York il Festival “Malraux et l’engagement”.

Molto presto, Malraux sostenne il fondamentale ruolo dell’arte nel destino dell’umanità. Ministro degli Affari culturali del generale Charles de Gaulle – un ministero per lui creato nel 1959 — egli pose le basi di una politica culturale inedita: tutelare il patrimonio, sostenere la creatività e rendere la cultura accessibile a tutti. Un pensiero che ispirò ben oltre i confini nazionali.

Per Malraux, “la cultura rappresentava prima di tutto una ricerca di dignità e di trascendenza, al centro dell’esperienza umana”, sintetizza il ministero della Cultura di Parigi, che ambisce a ”ravvivare il pensiero e la visione di un uomo per cui l’arte e la cultura permangono un vettore di unità, emancipazione e umanità”. Appuntamento nel 2026.

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