La televisione svizzera per l’Italia

La corte suprema USA blocca il pagamento dei buoni spesa

Keystone-SDA

Nelle prossime ore circa 42 milioni di persone potrebbero non avere più nulla da mettere sulla tavola. E non in un Paese in via di sviluppo ma negli Stati Uniti, paralizzati dal 1° ottobre perché il Congresso non riesce ad approvare la legge di bilancio.

(Keystone-ATS) Un caso unico al mondo che, quasi una volta l’anno, getta la nazione più potente del globo in un caos totale: dalla mancanza di stipendio per migliaia di dipendenti federali, alla chiusura di monumenti e parchi statali alla cancellazione di migliaia di voli nei principali aeroporti USA. Tra i tanti impiegati rimasti a casa senza paga c’è chi cerca di non farsi abbattere e si è trasformato in influencer e creatore di contenuti per documentare su TikTok, Instagram o YouTube il diario dello shutdown tra umorismo e consigli pratici.

La decisione sui buoni pasto, una vittoria per Donald Trump che si era rivolto alla Corte Suprema per bloccare la sentenza di un tribunale minore, è arrivata nella serata di venerdì. La giudice Ketanji Brown Jackson, ironia della sorte una delle tre liberal, ha stabilito che l’amministrazione non è tenuta a pagare i sussidi alimentari SNAP (acronimo di Supplemental Nutrition Assistance Program), sospesi per lo shutdown, un programma che costa alle casse federali circa 9 miliardi di dollari al mese.

Il giorno prima un giudice del Rhode Island, John McConnell, aveva accusato il governo di aver sospeso gli aiuti “per motivi politici” sostenendo che senza di essi “16 milioni di bambini rischiano di soffrire la fame”. Per questo aveva ordinato all’amministrazione di erogare l’intero importo del programma almeno per il mese di novembre attingendo ai fondi di emergenza. Ma il ricorso d’urgenza ha dato ragione al presidente americano. La giudice Jackson ha congelato la sentenza di McConnell e concesso alla corte d’appello più tempo per riesaminare il caso.

Alcuni Stati hanno attinto alle proprie riserve finanziarie per continuare a erogare i sussidi SNAP, che ammontano a circa 6 dollari al giorno per i beneficiari tramite carte di debito precaricate utilizzabili nei supermercati. Ma hanno anche avvertito di non essere in grado di finanziare l’intera somma.

Nel frattempo, mentre il Senato è riunito in una rara sessione nel weekend che difficilmente riuscirà a mettere fine alla più lunga paralisi della storia americana, continuano i disagi nei trasporti aerei per la carenza di controllori del traffico. Sono oltre 6’000 i voli che sono stati cancellati o ritardati, in particolare quelli nazionali in 40 degli aeroporti più trafficati del Paese – inclusi Washington, New York, Los Angeles e Chicago. Nello scalo Ronald Reagan della capitale americana il ritardo medio dei voli in arrivo è di due ore. La Federal Aviation Administration (FAA) ha avvertito che nel weekend le cancellazioni potrebbero arrivare al 20%.

Trump continua a chiedere ai senatori repubblicani di abolire la regola sull’ostruzionismo (“filibuster”) per bypassare i democratici e mettere fine allo shutdown. “È ora che i senatori repubblicani la smettano di giocare con i democratici della sinistra radicale e aboliscano l’ostruzionismo. Riaprano immediatamente il nostro Paese e approvino una legge di buon senso!”, ha scritto il presidente su Truth. “Molti dei miei amici (ed ex colleghi) al Senato sono contrari all’eliminazione dell’ostruzionismo perché non credono che i democratici lo faranno. Questo è palesemente sbagliato”, gli ha fatto eco il vicepresidente JD Vance su X. Ma l’accordo a Capitol Hill sembra ancora lontano.

Articoli più popolari

I più discussi

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR