La Cambogia accusa la Thailandia di intensificare i bombardamenti
La Cambogia ha accusato la Thailandia di avere "intensificato i bombardamenti" questa mattinata nella provincia di Banteay Meanchey (nord-ovest): questo mentre i due Paesi sono in trattative per porre fine al conflitto.
(Keystone-ATS) L’antica disputa di confine si è riaccesa da quasi un mese malgrado un cessate il fuoco mediato in ottobre dal presidente americano Donald Trump.
“L’esercito thailandese ha schierato caccia F-16 che hanno lanciato almeno 40 bombe, intensificando i raid nell’area del villaggio di Chok Chey”, ha dichiarato il Ministero della Difesa di Phnom Penh in un comunicato.
Da parte loro, i media thailandesi riferiscono invece che le forze cambogiane hanno lanciato massicci attacchi durante la notte lungo il confine nella provincia di Sa Kaeo (sud-est), dove diverse case sono state danneggiate dai bombardamenti.
Cambogia e Thailandia hanno avviato mercoledì quattro giorni di colloqui nel tentativo di porre fine ai loro sanguinosi combattimenti, secondo funzionari cambogiani. L’incontro si tiene presso un valico di frontiera nella provincia sud-orientale di Chanthaburi, in Thailandia.
Il primo ministro cambogiano, Hun Manet, ha annunciato oggi su Facebook di aver parlato al telefono con il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, discutendo con lui su “come garantire un cessate il fuoco lungo il confine tra Cambogia e Thailandia”.
Il conflitto di lunga data sulla demarcazione del confine di 800 chilometri ha messo i due Paesi l’uno contro l’altro. Quest’anno gli scontri hanno provocato circa 40 morti e 300’000 sfollati in cinque giorni di scontri a luglio, prima di una tregua che alla fine è crollata.