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La Bosnia ricorda il 29/mo anniversario dell’accordo di Dayton

Keystone-SDA

La Bosnia-Erzegovina ha ricordato oggi il 29/mo anniversario della firma dell'accordo di Dayton (Usa) che nel 1995 pose fine alla guerra fratricida scoppiata nel 1992 e conclusasi con un bilancio di oltre 100 mila morti e due milioni di profughi.

(Keystone-ATS) Il documento fu siglato il 21 novembre 1995 nella base aerea americana Wright-Patterson, presso Dayton, al termine di una conferenza cominciata il primo novembre. A firmare ufficialmente tale accordo a Parigi il 14 dicembre 1995 furono gli allora presidenti di Bosnia-Erzegovina, Serbia e Croazia, Alija Izetbegovic, Slobodan Milosevic e Franjo Tudjman. In base all’accordo di Dayton, la Bosnia-Erzegovina si compone di due entità – la Federazione croato-musulmana (51% del territorio) e la Republika Srpska a maggioranza serba (49%), ognuna dotata di proprie istituzioni, parlamento e governo. E’ stato costituito inoltre il Distretto autonomo di Brcko sotto la sovranità dello stato centrale.

L’accordo prevede al tempo stesso che sono tre i popoli costitutivi della Bosnia-Erzegovina – bosgnacchi musulmani (50% della popolazione), serbi ortodossi (30%) e croati cattolici (15%). L’organo di governo più alto è la presidenza tripartita, composta da tre membri, ognuno in rappresentanza dei tre popoli costitutivi. La presidenza di tale organo collegiale è a rotazione con un mandato di otto mesi. Ad assumere pochi giorni fa la presidenza di turno è stata Zeljka Cvijanovic, membro serbo, che è subentrata al bosgnacco Denic Becirovic. il membro croato è Zeljko Komsic.

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