La televisione svizzera per l’Italia

L’ASL acquisisce archivi dello scrittore francese André Gide

Keystone-SDA

Gli archivi dello scrittore francese André Gide (1869-1951) entrano nell'Archivio svizzero di letteratura (ALS) della Biblioteca nazionale di Berna. Tale fondo comprende manoscritti che testimoniano la sua grande influenza sulla letteratura del ventesimo secolo.

(Keystone-ATS) Pilastro della “Nouvelle Revue française”, di cui è stato uno dei fondatori nel 1909 e alla quale si aggiungeranno le future edizioni Gallimard, Gide “ha esercitato un’influenza considerevole sulla sensibilità estetica e le sfide intellettuali del suo tempo”, ricorda la Biblioteca nazionale svizzera (BN) in una nota odierna.

L’autore, a cui si devono “Les Nourritures terrestres” (1897, la cui prima edizione in italiano “I nutrimenti terrestri” è uscita nel 1948, ndr.) e “Les Faux-monnayeurs” (1925, uscita in italiano nel 1947 con il titolo “I falsari”, poi dal 1950 sotto il nome di “Diario dei falsari”, ndr.), ha praticato la letteratura in tutta la sua diversità, passando dal saggio al romanzo, dal teatro all’autobiografia, dal diario allo scambio epistolare, senza dimenticare la critica letteraria.

Scrittore impegnato

Gide è stato anche uno scrittore impegnato. Nel 1924 difende l’omosessualità nel suo dialogo “Corydon”. Nel 1927, nel suo “Voyage au Congo” (uscito in italiano con il titolo “Viaggio al Congo e ritorno dal Ciad” nel 1950, ndr.), denuncia le violenze commesse dalle società concessionarie nell’Africa Equatoriale Francese. Avvicinandosi ai comunisti all’inizio degli anni ’30, non esita a criticare il regime stalinista nel suo “Retour de l’URSS” (1936, “Ritorno dall’URSS”), poi in “Retouches à mon ‘Retour de l’URSS'” (“Postille al mio Ritorno dall’URSS”).

In seguito, prenderà le distanze da questa figura di intellettuale impegnato. Gide vede la sua carriera coronata dal Premio Nobel per la letteratura nel 1947, ricevuto durante uno dei suoi numerosi soggiorni presso l’editore neocastellano Richard Heyd.

Legami frequenti con la Svizzera

I rapporti dello scrittore con la Svizzera sono molteplici. Risiede spesso nella Svizzera romanda, dove scrive in particolare “Paludes” (“Paludi”) e alcuni capitoli di “I nutrimenti terrestri”. La Brévine (NE), dove ha soggiornato, fa da sfondo al suo romanzo “La Symphonie pastorale” (1919, “Sinfonia pastorale”, uscito in italiano in prima edizione nel 1944) e lo scrittore ambienta un capitolo de “L’Immoraliste” (1902, “L’immoralista” uscito in italiano in prima edizione nel 1945, ndr.) a Neuchâtel e in Engadina.

Gide ha stretto amicizia con la Société d’étudiants de Belles-Lettres di Losanna, che nel 1933 ha messo in scena un adattamento teatrale di “Caves du Vatican” (“I sotterranei del Vaticano”). La seconda parte de “I falsari” è ambientata a Saas-Fee, in Vallese.

I documenti dello scrittore francese sono stati donati all’ALS lo scorso autunno dal professor Peter Schnyder, presidente della Fondazione Catherine Gide, con sede a Olten (SO).

Il Fondo André Gide offerto all’ALS comprende il fondo di manoscritti e documenti, il fondo fotografico e una biblioteca di edizioni originali e di libri su Gide.

Un centinaio di scatole d’archivio

Il fondo manoscritto è conservato in un centinaio di scatole d’archivio contenenti testi manoscritti, dattiloscritti o stampati relativi alle opere principali di Gide, come il famoso “Viaggio al Congo e ritorno dal Ciad” o l’ultimo libro “Thésée” (1946, “Teseo”). Una parte importante è costituita da lettere, in particolare relative alle edizioni, alle riedizioni, ai diritti stranieri e alle traduzioni.

Importanti manoscritti erano stati ceduti quando Gide era ancora in vita a diverse istituzioni patrimoniali, come la Bibliothèque littéraire Jacques-Doucet e la Biblioteca nazionale di Francia, a Parigi.

La biblioteca dello scrittore e quella di suo padre, il professor Paul Gide, si trovano oggi nella Biblioteca municipale di Rouen.

“Nel corso dei prossimi due anni, l’ASL realizzerà un catalogo completo della collezione, oltre a lanciare progetti di valorizzazione scientifica e a continuare la collaborazione con la Fondation Catherine Gide”, conclude la nota.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR